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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Referendum 12-13 giugno, il Comune aderisce alla battaglia per l'acqua pubblica

Stamattina l'incontro del sindaco con i comitati referendari. Emiliano ha confermato il sostegno del Comune alla battaglia sull'acqua pubblica: "La nostra adesione a queste battaglie è amministrativa"

Appuntamento stamattina a Palazzo di Città per discutere dei tre referendum in programma il 12 - 13 giugno e della posizione ufficiale assunta dal Comune di Bari in merito a queste iniziative. Il sindaco Emiliano, alla presenza dell’assessore alle Politiche giovanili Fabio Losito, del capogruppo di Sinistra per Bari Pierluigi Introna e del componente dello staff del sindaco Cesare Veronico, ha perciò incontrato i rappresentanti dei tre comitati referendari contro la privatizzazione dell’acqua, il legittimo impedimento e l’energia nucleare.

Esprimendo la sua preoccupazione per il tentativo del premier Berlusconi di delegittimare il voto popolare attraverso il rinvio del referendum sul nucleare, Emiliano ha ribadito il pieno sostegno del Comune di Bari alla battaglia dei comitati referendari. Ma la discussione si è concentrata soprattuto sul quesito relativo alla gestione pubblica dell'acqua: "Pagare un costo per l’acqua è anticostituzionale - ha affermato Emiliano - porterò la questione al più presto all’attenzione del coordinamento Enti locali e in sede Anci". Il sindaco ha inoltre fatto riferimento alla necessità di introdurre una legge che preveda delle quote minime gratuite di acqua per le fasce meno abbienti della popolazione, provvedimento che è già al vaglio della Regione che ne discuterà il prossimo 18 aprile.

Dai rappresentati dei comitati referendari il ringraziamento al sindaco Emiliano e l'auspicio che la pubblica presa di posizione del Comune di Bari possa servire da esempio anche agli altri sindaci italiani: “Ringraziamo il sindaco Emiliano per il sostegno - ha dichiarato Margherita Ciervo del comitato per l’Acqua bene comune - e ci rivolgiamo a tutti gli altri sindaci perché è necessario dare un segnale forte per praticare la sovranità popolare sancita dall’articolo 1 della Costituzione”.

Al termine dell'incontro sui balconi di Palazzo di Città è stato esposto uno striscione per l'acqua pubblica.

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