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Cinquant'anni di Regione: una mostra in Consiglio ne ripercorre la storia

Nella nuova sede di via Gentile 22 pannelli con foto e riproduzioni dei giornali d'epoca e un video raccontano la storia dell'ente. Il 13 luglio 1970 si tenne la prima seduta dell'assemblea

La Regione Puglia compie cinquant'anni e celebra la ricorrenza con una mostra, ospitata nella nuova sede del Consiglio regionale in via Gentile, che ne ripercorre la storia. L'inaugurazione si è tenuta ieri, nel giorno stesso in cui, mezzo secolo fa, si tenne la seduta consiliare inaugurale, dopo le prime elezioni regionali del 7-8 maggio 1970.

“Le Regioni non godono di buona stampa, ma si tratta di una lettura riduttiva, che non riconosce il contributo alla crescita del Paese, al netto delle diversità territoriali, caratterizzate da condizioni socio-economiche più favorevoli e da classi dirigenti più attente”, ha detto il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, rivendicando la funzione storica di governo e rappresentanza dei territori. È innegabile, per Loizzo, che le Regioni abbiano “creato reti di partecipazione democratica e di confronto sociale”, sopperendo ai ritardi del governo centrale, ammortizzando le tensioni sociali e garantendo un rapporto più ravvicinato “con i corpi intermedi della società”. 

La mostra (22 pannelli su temi e momenti salienti - visitabile liberamente in Gentile 52 a Bari dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18), sarà poi itinerante e si associa alle iniziative che comprendono due documentari televisivi sulla storia della Regione, pubblicazioni tematiche, attività varie, rappresentazioni. Sono tutte coordinate dalla Sezione consiliare biblioteca e comunicazione istituzionale, rivolte essenzialmente alle scuole, per valorizzare la memoria storica e identitaria della Puglia.  Significativo il progetto di ricerca dell’Istituto Gramsci di Bari che ricostruisce con rigore storico il dibattito politico e culturale che ha accompagnato la nascita della Regione, soffermandosi sull’impegno dei partiti alla redazione dello Statuto. Si tratta di un “impegno comunicativo notevole - ha evidenziato Loizzo - che intende riavvicinare i cittadini all’istituzione regionale, anche attraverso il contatto diretto con le sue strutture, perché da quando il Consiglio regionale si è dotato di una sede spaziosa, moderna e funzionale, non si contano le visite guidate di scolaresche e cittadini”.
 

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