"Ribellarsi è giusto e urgente"
Il movimento politico "Ross@ Puglia" ieri in piazza con i lavoratori Om, Natuzzi, Bridgestone , Telecom Puglia
Quando nel 2010 Marchionne avanzò l’imposizione ai dipendenti di Pomigliano d’Arco “se volete continuare a lavorare dovete rinunciare a parte dei vostri diritti, altrimenti chiudo il sito ed il nuovo modello Fiat vado a produrlo in Polonia”, politici e sindacati complici contribuirono all’affermazione di un pericolosissimo precedente, ossia i ricatti vanno subiti, non si può rigettarli al mittente.
Il 10 Ottobre scorso si è andati oltre questo inquietante principio, confermando non solo che ai ricatti non ci si può sottrarre, ma non è consentito neanche indignarsi, anzi, si deve gioire per aver evitato il peggio. Ciò si è verificato con l’accordo Natuzzi, col quale quest’ultimo ha ottenuto condizioni da fare invidia a Marchionne o ai giapponesi della Bridgestone. Infatti, il colosso del mobile imbottito potrà prima scaricare 1800 lavoratori in Cigs a zero ore, per poi riassumere solo una parte di questi, quelli di suo gradimento, senza obbligo di riconoscere loro ogni avanzamento retributivo già maturato e intascando l’ennesima iniezione di finanziamenti pubblici.
L’idea che, ormai, è stata fatta passare è che non è vero che i responsabili dell’attuale crisi economica sono finanzieri e padroni e la stanno sfruttando al meglio per accrescere rendite e profitti, ma che è in loro che si deve confidare per risolvere la dilagante disoccupazione, assecondando ogni indecente pretesa e ringraziandoli per non aver voluto abusare oltre. A tal proposito, anche il caso OM è emblematico, con le quasi 300 famiglie che pendono dai dicktat dei tedeschi della Kion e le istituzioni che peregrinano in cerca di un acquirente per la fabbrica di carrelli elevatori, sperando che sia un po’ più indulgente del vecchio proprietario.
Per queste ragioni oggi siamo qui a manifestare insieme ai lavoratori della OM, dando loro tutto il nostro sostegno e solidarietà, in quanto riteniamo che non si può continuare a subire passivamente questa recrudescenza di ingiustizia sociale.
Sono i lavoratori, con i loro saperi e bisogni l’elemento imprescindibile di un’economia, mentre dei padroni avidi di profitti se ne può fare anche a meno.
Infine, chiediamo a tutti i movimenti politici e sindacali conflittuali e anti austerità, come a tutte le lavoratrici e lavoratori, di unirsi per aprire insieme nel territorio barese una vertenza contro il sopra citato stato di cose.
Bari 31 Ottobre 2013
MOVIMENTO POLITICO
ROSS@ PUGLIA
blog.libero.it/RossaPuglia/