rotate-mobile
Politica Carbonara / Via Ospedale di Venere

Di Venere, il Pdl attacca Attolini: "Diventerà una struttura fantasma"

Il centrodestra contro l'assessore alla sanità sulla riorganizzazione del nosocomio carbonarese. Cassano: "Centro di eccellenza smontato a pezzi". Zullo: "Decisioni scriteriate"

Da centro di eccellenza e punto di riferimento per un intero territorio a "struttura fantasma", "smontata per pezzo per pezzo". E' questo l'allarme lanciato dai consiglieri regionali del centrodestra sulla riorganizzazione dell'ospedale Di Venere di Carbonara. La chiusura di alcuni reparti, l'accorpamento e il trasferimento di altri, la riduzione dei posti letto disposti dalla Regione nell'ambito del piano di riordino della sanità preoccupano il Pdl pugliese, che denuncia come, nel caso del nosocomio carbonarese, si possa parlare di "smantellamento più che di riorganizzazione".

"In un'interrogazione chiederò al presidente della Regione, Nichi Vendola, e all'assessore alle politiche della salute, Ettore Attolini, - annuncia il consigliere Massimo Cassano in una nota - di spiegare la logica che di fatto sta portando ad un notevole – e a mio parere, assurdo – ridimensionamento dell'ospedale Di Venere, dove gli ultimi servizi in fase di smantellamento sono l'Anatomia Patologica e il Centro Trasfusionale, entrambi ampiamente riconosciuti tra i più validi dell'intero Sud Italia". "Prima ancora però - precisa Cassano- un'infinita serie di reparti sono stati chiusi o notevolmente ridotti: medicina sociale, geriatria e psichiatria, accorpamento di chirurgia d'urgenza e chirurgia generale, dermatologia, riduzione di posti letto a ginecologia e neurochirurgia (punti di riferimento per i pazienti di tutta la Puglia), fisiopatologia respiratoria e pediatria. Un percorso che più che virtuoso appare segnato da intenti ben precisi: smontare pezzo per pezzo uno dei gioielli locali della sanità".

Sulla questione del trasferimento del reparto di Anatomia Patologica e Citodiagnostica dal Di Venere al San Paolo è intervenuto anche un altro consigliere del Pdl, Ignazio Zullo. "Perché mai - scrive Zullo in una nota - si è voluto privilegiare l’istituzione ex novo di una Struttura Complessa di Anatomia Patologica nell’Ospedale San Paolo di Bari disattivando quella dell’Ospedale Di Venere di Carbonara con una delibera che non contempla in modo analitico e tecnicamente raffigurati attraverso un business plan né analisi dei costi di trasferimento e di attivazione né analisi del rapporto costo-benefici e costo-efficacia".  "Mi chiedo - conclude Zullo - se non sia il caso di sospendere l’esecuzione della delibera per una valutazione appropriata e corretta sia dei costi di trasferimento che del rapporto costo/benefici e costo/efficacia di funzionamento della Struttura presso lo Stabilimento Ospedaliero San Paolo, rispetto a quello dello Stabilimento Ospedaliero Di Venere".

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Di Venere, il Pdl attacca Attolini: "Diventerà una struttura fantasma"

BariToday è in caricamento