rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Fondo di Sviluppo e coesione, Consiglio regionale approva mozione: "Governo acceleri sulle risorse". L'opposizione: "Solo propaganda"

La questione relativa ai ritardi nel trasferimento del fondo portata all'attenzione dell'assise regionale dall'assessore Delli Noci. Emiliano: "Non conosciamo la quota destinata alla Puglia, temiamo 'saccheggi'". FdI-La Puglia Domani: "Mozione illegittima che non risolve problemi"

Una mozione per impegnare la giunta regionale "a promuovere con la massima determinazione ed urgenza presso il Governo nazionale e il Parlamento italiano ogni azione utile affinché si tenga fede all’impegno preso dal governo precedente", provvedendo "con sollecitudine al trasferimento delle risorse del Fondo di Sviluppo e di Coesione per dare continuità operativa alla programmazione regionale". Ad approvarla, a maggioranza, è stato oggi il Consiglio regionale della Puglia.

Delli Noci: "Ritardo incomprensibile, danno per la Puglia"

"Ho presentato in Consiglio una mozione per coinvolgere l’assise regionale su una questione di primaria importanza per la Puglia e per i pugliesi, vale a dire il ritardo dello stanziamento del Fondo di Sviluppo e di Coesione da parte del Governo nazionale - spiega in una nota l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, promotore della mozione - Un ritardo incomprensibile che, per la Regione Puglia a cui spetta una quota consistente di quel Fondo, rappresenta un danno enorme che mette a rischio la continuità della programmazione regionale, il sostegno alle imprese nei vari settori e la tutela del lavoro". "La Regione Puglia è la prima Regione europea per la capacità di spesa dei fondi UE. Per dare un’idea di cosa questo significhi concretamente voglio ricordare che la passata programmazione ha sostenuto con successo il tessuto produttivo ed economico regionale superando il tetto dei 7,3 miliardi di Euro di investimenti promossi da tutto il tessuto imprenditoriale: grandi imprese, medie, piccole ma anche micro e start up", aggiunge Delli Noci che evidenzia come, "grazie al lavoro fatto", "la Puglia nel 2022 ha registrato un incremento del Pil doppio rispetto alla media italiana, collocandosi al primo posto nel Mezzogiorno e al quarto posto in Italia dopo Toscana, Veneto e Lombardia per l'occupazione. Questi risultati sono fondamentali per capire l’importanza di questi fondi".

Emiliano: "Ancora sconosciuta la quota della Puglia"

"La mozione approvata oggi aveva il compito di informare tutti i pugliesi e i consiglieri regionali in particolare sul fatto che il governo ancora non si esprime né sulla consistenza esatta dell’FSC attuale, che dovrebbe essere di 48 miliardi di euro, ma non sappiamo se una parte di questi soldi siano stati adoperati per altri utilizzi: ricordo che l’80% di questa somma deve essere destinata al Mezzogiorno", afferma Emiliano in una nota, in riferimento alla mozione approvata. "Soprattutto non sappiamo qual è la quota destinata alla Regione Puglia. Abbiamo timore che come già accaduto per le quote-latte nel Nord – allora l’FSC si chiamava fondo FAS – possano essere “saccheggiati” per parare buchi di bilancio che si sono determinati. Vogliamo sapere se c’è un problema del genere. Perché se la Puglia e le altre regioni del Mezzogiorno devono dare ancora una volta una mano al Nord per parare il buco che si è determinato, almeno lo vogliamo sapere e non all’ultimo minuto, come vogliono saperlo le aziende che intendono investire in Puglia e che stanno aspettando di capire se possono andare avanti o si devono fermare. E questa per noi è una priorità".

Il centrodestra: "Mozione illegittima, Emiliano cerca solo scontro"

Ad attaccare la mozione approvata, definendola "illegittima", è invece il centrodestra. "Non sappiamo se sia più grave la pessima strategia del presidente Emiliano, e della sua maggioranza rosso-gialla, di cercare di distrarre i pugliesi sui gravi problemi che provocati dal suo governo addossando le colpe al Governo Meloni che è in carica solo da sei mesi… Oppure sia più grave che di fronte a una nostra offerta di collaborare nell’interesse dei pugliesi e cercare di ottimizzare tempi e modi dei finanziamenti europei abbia preferito il titolone sui giornali e sui TG alla soluzione dei problemi", affermano in una nota i capigruppo Francesco Ventola (Fratelli d’Italia) e Paolo Pagliaro (La Puglia Domani). "E’ evidente oggi più che mai che Emiliano cerca solo e semplicemente lo scontro, in modo particolare con il ministro Fitto del quale sembra ossessionato, perché ha difficoltà ad andare al Ministero a portare le carte della rendicontazione che servono a effettuare quel monitoraggio che dal governo regionale viene chiesto a tutte le Regioni italiane. Per nascondere questa verità lui mette in scena una vera pantomima, con la quale dice tutto e il contrario di tutto, ma non riesce a confutare i dati della Ragioneria dello Stato (non quelli che danno Fratelli d’Italia o La Puglia domani) e quindi la butta in caciara". "Il resto - affermano i due esponenti del centrodestra - è solo polemica e propaganda a uso e consumo di chi non conosce bene la materia dei Fondi di Sviluppo e Coesione, ma in generale sull’avanzamento della spesa dei fondi europei: quella mozione oggi approvata dalla maggioranza non serve a nulla, serve solo a Emiliano ad andare sui giornali fingendosi paladino della sinistra, per farsi notare dal nuovo segretario Schlein con la speranza di poter continuare a fare carriera. Nulla di più nulla di meno. Per altro hanno votato una mozione illegittima perché il Governo Draghi, per altro sostenuto da PD e M5S, ha costretto le Regioni a rendicontare prima di sbloccare le risorse che proprio Emiliano chiede! Di fatto, paradossalmente, quindi, Emiliano e la sua maggioranza hanno votato contro la legge del Governo Draghi. Da magistrato fa un tantino specie questa disinvoltura nell’utilizzare le leggi a proprio piacimento. Quello che serviva alla Puglia era, invece, andare, anche insieme (se necessario) al Ministero, cos? come noi abbiamo proposto, e portare le carte che solo la Puglia non riesce a portare. Ma è evidente che le carte non ci sono e senza monitoraggio bussare a denari non serve, perché c’è una legge (votata da Pd e M5S) che lo vieta".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fondo di Sviluppo e coesione, Consiglio regionale approva mozione: "Governo acceleri sulle risorse". L'opposizione: "Solo propaganda"

BariToday è in caricamento