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Sanità, è polemica sulla norma "salvaprimari" del governo

La norma, contenuta nella manovra finanziaria, consentirebbe una deroga al blocco delle assunzioni nella sanità valida solo per i primari. I sindacati protestano e chiedono che venga estesa a tutti i precari della sanità pugliese. Vendola assicura: "Faremo di tutto perchè non sia limitata ai primari"

Soltanto pochi giorni fa, in conferenza stampa insieme all'assessore alla Sanità Tommaso Fiore, Vendola aveva denunciato la "cattiveria specifica" verso la Puglia contenuta nella manovra finanziaria del governo, riferendosi alla norma che prevede il licenziamento immediato dei precari della sanità pugliese stabilizzati attraverso la legge regionale dichiarata illegittima dalla corte costituzionale.

Oggi si torna nuovamente a parlare della manovra finanziaria e dell'impatto che la sua approvazione avrà sulla Sanità pugliese. Al centro delle polemiche la norma che consentirebbe alle Regioni soggette al rispetto del piano di Rientro sanitario come la Puglia, delle deroghe relative alla stabilizzazione dei soli primari. Un provvedimento che ha fatto insorgere i sindacati pugliesi, Cgil in testa, preoccupata per gli oltre 400 lavoratori della sanità stabilizzati attraverso la legge regionale dichiarata illegittima e quindi a rischio licenziamento. La Cgil ha chiesto quindi un'audizione alla Commissione sanità della Regione Puglia per chiedere che questa norma venga estesa anche ai medici, tecnici e infermieri a rischio licenziamento.

Immediata la risposta del presidente Vendola: "Faremo tutti i passi necessari - ha dichiarato il governatore - affinché il Parlamento, in sede di approvazione della manovra di bilancio, consenta alle regioni in piano di rientro una deroga al blocco delle assunzioni che sia valido non solo per i primari. Senza questa fondamentale modifica, in Puglia sarebbero licenziati centinai di medici e il servizio sanitario subirebbe un colpo durissimo".

Ma sul blocco del turn-over ed il reclutamento del personale sanitario, è intervenuto anche il coordinatore Pdl in consiglio regionale Rocco Palese sollecitando il governo regionale ad adottare quanto prevede la legge nr 12 del 2010. “Vendola chiede il varo di misure che ha già. Perché non è stata attivata nessuna procedura di mobilità interna nonostante siano stati chiusi 18 ospedali? Il presidente può farlo, mi chiedo solo perché non si sia fatto ancora ricorso a questo comma. Ecco allora il timore che gli obiettivi previsti dal piano di rientro non siano stati ancora messi a fuoco e che si sia lontani dal rispetto degli obblighi finanziari che fanno ad esso da cornice”.

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