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Scandalo sprechi alla Asl di Bari, opposizione all'attacco: "Giunta Vendola riferisca in Consiglio"

Bufera dopo il dossier del ministero dell'Economia, che ha messo in luce irregolarità e presunti sprechi nella gestione dell'azienda sanitaria pugliese. L'assessore alla Salute Pentassuglia ha chiesto una relazione dettagliata al direttore generale Domenico Colasanto: "Andrò alla Corte dei Conti a tempo debito"

La Regione chiede chiarimenti alla Asl di Bari, il dg Colasanto respinge le accuse, l'opposizione attacca chiedendo alla Giunta Vendola di riferire in Consiglio regionale. E' bufera dopo il dossier del Ministero dell'Economia, reso noto qualche giorno fa, dal quale emergono irregolarità nelle gestione delle spese dell'azienda sanitaria locale. Sprechi che ammonterebbero a 50 milioni di euro, tra prestazioni dai costi gonfiati, compensi extra corrisposti ai medici anche nei giorni di riposo, e altre 'spese pazze'

L'INTERVENTO DELLA REGIONE - L’assessore alle Politiche della Salute, Donato Pentassuglia, ha subito convocato il direttore generale della Asl Bari, Domenico Colasanto, invitandolo "a presentare al più presto le sue controdeduzioni, esattamente come ha già richiesto il presidente Vendola, insieme a una relazione analitica, in modo che gli uffici dell’assessorato possano svolgere tutto quanto di loro competenza per le verifiche su quanto contestato”. “Le verifiche – ha garantito – saranno rigorose, ma nel rispetto delle procedure che non possono essere assunte sommariamente e senza adeguati approfondimenti”. Pentassuglia ha inoltre smentito le voci su una presunta relazione presentata alla Corte dei Conti. "Chiederò un appuntamento alla Corte dei Conti quando il quadro conoscitivo delle controdeduzioni sulla Asl di Bari sarà completo e disponibile - ha ribadito l'assessore - Ritengo che sia dovere della Regione, nel rispetto dei ruoli, collaborare con gli organi di controllo".

OPPOSIZIONE ALL'ATTACCO - Intanto però l'intervento della Regione non calma le proteste dell'opposizione, che chiede immediata chiarezza sulla vicenda. "Più passano i giorni e più si alzano i coperchi sulle pentole ‘bollenti’ di quella che è stata ribattezzata come il "bancomat" della sanità, e cioè la Asl Bari. Notizie che hanno dell'incredibile, soldi pubblici buttati dalla finestra e con il governo regionale che avrebbe dovuto muoversi in tempo utile e non a danni ormai già subiti", ha commentato, tra gli altri, il consigliere regionale del'Udc Peppino Longo. "Così come non si può tacere sui ritardi nel potenziamento e nella riorganizzazione dei distretti sanitari che avrebbe potuto evitare almeno qualcuna delle voci contestate dagli ispettori del ministero dell'Economia. Credo sia giunto il momento che si riferisca in Consiglio regionale di quanto sta accadendo e di che provvedimento la giunta Vendola voglia prendere quando l'inchiesta interna sarà completata. I cittadini hanno il diritto di sapere".

INTRONA: "PRONTI AL CONSIGLIO STRAORDINARIO" - Ma a chiedere chiarezza è anche il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna. "Se necessario - ha dichiarato Introna nei giorni scorsi - si andrà ad una seduta straordinaria del Consiglio regionale, in pieno agosto, anche in deroga alla pausa estiva prevista dal regolamento interno, dopo che sarà pervenuta alla Giunta l'informativa urgente richiesta all'amministratore della Asl, Colasanto. Sono certo che la risposta del direttore generale sarà completa e ci consentirà una lettura approfondita di quanto rilevato dagli ispettori, per accertare la verità dei fatti e per offrire puntuali risposte ai quesiti posti nelle interrogazioni presentate dai colleghi consiglieri. La necessità di chiarezza è data soprattutto dall'esigenza di assicurare ai cittadini risposte sollecite ed esaustive sulla trasparenza ed efficienza del sistema sanitario e sulla sua capacità di rispondere alla legittima domanda di tutela del diritto alla salute".

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