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"Siamo gocce d'acqua dello stesso mare": gli studenti di Link contro il corteo "Il Libertà in sicurezza"

Gli studenti della Rete della Conoscenza stigmatizzano il corteo per la sicurezza organizzato da VIII circoscrizione e associazioni del quartiere Libertà: "Una manifestazione razzista"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

"Come ogni goccia d'acqua compone il mare, ognuna ha la propria differenza. Esistono gocce grandi, piccole, quelle allungate e quelle di rugiada, la goccia del lontano Oceano Pacifico e la goccia di Pane e Pomodoro. Così noi uomini, ognuno con le proprie peculiarità e differenze, che siano di colore della pelle o di provenienza, di abilità o di aspetto, siamo innanzi alla Natura tutti uguali. Nonostante esista questa uguaglianza "invisibile", la società è resa visibilmente diseguale principalmente dal sistema economico portatore di una spartizione oligarchica dei mezzi di produzione, che vuole che ci sia un padrone e una larga popolazione di sfruttati. Rifiutiamo la strumentalizzazione di un evento che, seppur criminoso, di speciale ha solo il colore della pelle degli attori.

Rifiutiamo il razzismo espresso in questo vile tentativo di distorcere la realtà; denunciamo l'ipocrisia alla radice della manifestazione del 7 luglio che, col pretesto di rivendicare più "sicurezza per il quartiere", intenzionalmente nasconde ancora una volta le vere cause del "problema Italiano": disoccupazione che porta alla delinquenza, ignoranza che porta a razzismo, paura che sfocia in violenza, omertà dell'informazione, degrado, emarginazione sociale, complice assenza dello stato, malavita, mafia. Da questa ingiusta condizione di disuguaglianza visibile, la dignità dell'uomo gioca un ruolo importante nel riconoscimento di quella uguaglianza naturale, fatta di prerogative e qualità che a nessuno mancano. La politica esiste perché deve curare i diritti e i doveri della comunità, di tutti i cittadini, eliminando barriere di origine economica, sociale e culturale, riconoscendo l'uguaglianza attraverso la dignità dell'uomo, tutelandolo come essere libero. Ma non tutti gli uomini che vivono la politica lavorano per questo fine. Chi oggi siede nelle stanze del potere, ad ogni livello, e propaganda razzismo e xenofobia, vuole che siano mantenute quelle disuguaglianze visibili per continuare a nutrire i propri interessi, economici e politici.

Denunciamo pubblicamente l'atteggiamento ipocrita e razzista delle cariche politiche che hanno appoggiato, seppur mediaticamente, questa iniziativa. Condanniamo Il Vice Presidente della Provincia Fanelli e il Presidente della Circoscrizione Tartarino, "spacciatori di menzogne" in cerca di risalto mediatico. Ci stupisce poco che il Sindaco Emiliano non si sia pronunciato negativamente, ma ci rammarica ricordargli che un' istituzione della Repubblica mai deve essere associata a sigle neofasciste e che un magistrato ben dovrebbe conoscere quali sono i reali motivi dell'insicurezza della cittadinanza barese, no al nero come spauracchio! Il razzismo e la xenofobia sono alcuni tra gli strumenti per inculcare la paura dell'altro: L'altro da temere e da odiare oggi è l'immigrato, domani il vicino, nel futuro il nostro amato. Così ci inducono a mantenere le distanze, a innalzare barriere e a non riconoscere ciò per cui siamo accomunati: qualsiasi sia la nostra religione, propensione politica, attitudine fisica, tendenza sessuale; sia che siamo lavoratori o studenti, sia che siamo neri o bianchi; Siamo TUTTI PRECARI! Nasciamo in una società precaria, viviamo con un lavoro precario, studiamo in un' Università precaria, Ci curiamo in un ospedale precario. L'unico modo per reagire è unirsi e l'unione spaventa chi ci comanda.

Le associazioni, mascherate dal volontariato, Casapound, Arditamente e Salamandra che promuovono la manifestazione di giovedì, sono associazioni di stampo fascista, che come ogni fascismo, sono l'arma di difesa e tutela di quegli interessi economici e politici dei pochi che ci vogliono diseguali e divisi, con l'uso della violenza, dell'intolleranza, della paura e della scarsa attenzione ai fenomeni quotidiani. Loro, rigettando nel mare disuguaglinza ed odio, inquinano proprio quel mare di cui noi tutti siamo le gocce. Proprio quel mare in cui dovremmo essere liberi tutti".

 

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