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Stop gettoni per consulenze, no dal Consiglio comunale. L'ira di Decaro

L'assemblea boccia per un solo voto la proposta del sindaco, per eliminare le indennità da 80 euro giornaliere a 3 esperti della Commissione Pari Opportunità. Sotto accusa le assenze nella maggioranza. Il primo cittadino: "Questa città vuole essere amata, non presa in giro"

Aveva chiesto l'abolizione di 3 figure di consulenti della Commissione Pari Opportunità, ma la sua maggioranza non ha approvato, per un solo voto, il provvedimento. E' furioso Antonio Decaro dopo il Consiglio comunale di ieri e, attraverso un video, ha espresso tutta la sua frustrzione per il mancato sì alla sua proposta che avrebbe portato a un risparmio per le casse cittadine, cancellando i gettoni da 80 euro giornalieri, destinati proprio alle 3 consulenze. Troppi gli assenti al momento del voto, con soli 18 sì, 4 no (Fi e M5S) e 3 astenuti, tra cui l'ex consigliere Pd Ilaria De Robertis, passata recentemente, non senza polemiche, al gruppo Misto. Astensione anche per il presidente del Consiglio, Pasquale Di Rella.

IL VIDEO DEL SINDACO

Decaro sfoga la sua rabbia in un video pubblicato su Facebook: "In Consiglio comunale - spiega ho presentato un emendamento per eliminare, dalla Commissione Pari Opportunità, tre figure scelte dai consiglieri comunali, per le quali spendiamo circa 1500 euro al mese per soli 40 minuti di lavoro al giorno. Questo provvedimento non è passato dopo una settimana di fibrillazioni politiche, di passaggi di consiglieri in altri gruppi. Chiedo a loro di spiegare ai loro elettori e ai cittadini perché dobbiamo continuare a spendere 1500 euro al mese per 40 minuti al giorno di lavoro e di spiegare perché non si presentano in aula visto che convochiamo il Consiglio una volta al mese. Questa città vuole essere amata, non presa in giro".

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