Massima attenzione sul porto di Bari, possibile varco di accesso nel nostro Paese "di aspiranti jihadisti". Il ministro dell'Interno Angelino Alfano, oggi in Prefettura per un vertice sulla sicurezza, lancia l'allarme e sottolinea la necessità di rafforzare la vigilanza sullo scalo barese di fronte al rischio di infiltrazioni terroristiche.

"Le nostre analisi, le valutazioni della intelligence, quanto viene fuori dalle indagini della magistratura e adesso anche dalle sentenze, ci fanno capire che il porto di Bari può essere una possibile porta di ingresso di aspiranti jihadisti", ha dichiarato Alfano. Nel suo discorso, il responsabile del Viminale ha ricordato anche la vicenda dell'imam di Bruxelles arrestato anni fa mentre transitava dallo scalo barese, e la recente sentenza sull'imam di Andria condannato a cinque anni di reclusione, insieme a quattro presunti complici.ù

Il ministro ha poi ricordato l'approvazione, mercoledì scorso, del Piano per la sicurezza del porto, denominato Cristoforo Colombo, nato proprio come risposta al rischio di attentati terroristici.

"Oggi - ha ribadito Alfano - abbiamo voluto rafforzare, anche con la mia presenza, questo faro acceso sul porto di Bari e su soggetti che, radicalizzandosi, possono accogliere il messaggio che attraverso i canali del web, e non solo, viene portato avanti dall'Islamic State e dall'Isis".

Sempre a proposito del porto, il ministro ha ricordato anche l'operazione che di recente ha portato a scoprire un importante traffico illecito di rifiuti verso la Libia, evidente segno di un legame di affari tra la criminalità locale e quella libica: "E' un'altra traccia - ha ribadito Alfano - che ci induce ad accendere bene i riflettori sul porto di Bari".