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Vincitorio di Vox Italia replica al Pd che in Puglia vuole il 5g

L’appello: i sindaci scelgano di tutelare la salute dei cittadini dall’inquinamento elettromagnetico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

“Il PD in Puglia è schierato con il 5G. Non ci sono più dubbi dopo che il capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale, Paolo Campo, ha affermato che non ha alcun senso, da parte di chi intravede rischi, invocare il principio precauzionale, cioè nel dubbio evitiamo. Noi di Vox Italia la pensiamo esattamente all’opposto di Campo” – dichiara Giancarlo Vincitorio, esponente regionale di questo movimento politico che ha organizzato in Puglia numerose manifestazioni di piazza per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di bloccare l’inquinamento elettromagnetico causato dal moltiplicarsi di antenne ripetitori di tipo 5G. “Il capogruppo del PD ha iniziato bene ma ha concluso male il suo ragionamento” – chiarisce Vincitorio. Campo ha smentito, giustamente, le fake news che attribuirebbero la diffusione pandemica del coronavirus direttamente al 5G “ma poi – fa notare il responsabile in Puglia di Vox Italia - ha utilizzato questa superflua smentita per invitare, assurdamente, i sindaci e gli amministratori comunali a non fermare le procedure di autorizzazione all'installazione delle apparecchiature e all'utilizzo delle radiofrequenze per il 5G”. “A noi l’esponente PD chiede se intendiamo procedere sulla strada dello sviluppo? Rispondiamo sì con convinzione – dice Vincitorio - ma lo sviluppo non vada a discapito della salute dei cittadini. La ricerca scientifica ha dimostrato in numerosi studi internazionali che purtroppo c’è correlazione tra inquinamento e salute pubblica”. “E’ il caso di informare il capogruppo del PD e quei pochi che ancora la pensano come lui – afferma Vincitorio - che esiste una richiesta di moratoria internazionale, firmata da 180 ricercatori di 37 Paesi, che è finalizzata a bloccare l’installazione della rete 5G finché non saranno effettuati studi attendibili ed indipendenti sull’impatto sanitario e ambientale”. Anche l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro si appresta a rivalutare gli effetti dell'elettrosmog sulla salute delle persone. Attualmente nella classificazione sulla cancerogenesi le radiofrequenze sono etichettate come classe 2B: possibili agenti cancerogeni. Con l'arrivo del 5G la rivalutazione scientifica di AIRC potrebbe posizionare la classe a 2A o addirittura 1A, cioè cancerogeni certi. Nel frattempo gli studi fatti dal National toxicology program non lasciano dubbi sulla pericolosità delle radiofrequenze. “Il PD, quindi, non pensi di salvare gli interessi di pochi ma forti industriali attaccando chi, come noi di Vox Italia, si batte per tutelare ambiente e salute pubblica. I cittadini – dice Vincitorio - hanno già scelto con chi stare. La pensano come noi anche i medici, tante associazioni e la maggioranza dei cittadini. Vox Italia non è solo in questa battaglia contro le antenne del 5G”. Infatti, nel periodo precedente all’emergenza coronavirus, a condividere la lotta di Vox Italia al 5G nelle piazze pugliesi ci sono stati anche Isde (medici per l’ambiente), la Federazione italiana medici pediatri (Fimp), l’Associazione italiana salute ambiente e società (Aisas), il Comitato Lecce via Cavo, il Comitato Salute e ambiente Lecce e provincia, la Rete Ambiente e salute del Salento, l’Associazione per la prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog, l‘Associazione Italiana elettrosensibili, le associazioni di consumatori Codacons, Codici Lecce e altri rappresentanti della società civile.

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