Accordo Bari-Iran sull'asse della ricerca immunologica: siglato il protocollo tra Giovanni Paolo II e Centro ricerche di Tabriz
Il memorandum di collaborazione ha l'obiettivo di "favorire lo scambio di ricercatori e professori - spiegano dall'Istituto - realizzare programmi di scambio, sviluppare programmi comuni di ricerca, promuovere progetti di ricerca, organizzare conferenze, seminari e congressi, scambiarsi materiali e documenti di studio"
Accordo Iran-Bari sull'asse della ricerca immunologica. Hanno siglato negli scorsi giorni un memorandum d'intesa l'Irccs (Istituto tumori di Bari) e il Centro ricerca di Immunologia di Tabriz, secondo per rilevanza scientifica in Iran, finalizzato allo scambio di ricercatori e allo sviluppo di programmi di ricerca congiunti. Un accordo frutto di un percorso di collaborazione avviato già da tempo dal professor Nicola Silvestris dell'Irccs barese e l'Irc, Immunology Research Center dell'Università di Scienze Mediche di Tabriz: l'obiettivo è "favorire lo scambio di ricercatori e professori - spiegano dall'Istituto - realizzare programmi di scambio, sviluppare programmi comuni di ricerca, promuovere progetti di ricerca, organizzare conferenze, seminari e congressi, scambiarsi materiali e documenti di studio".
Nei prossimi quattro anni, i due istituti si impegneranno ad accogliere professori e ricercatori in visita e a condividere i risultati delle ricerche realizzate con il reciproco contributo, con l'obiettivo ultimo di porre le basi per nuove e rilevanti prospettive per la ricerca medica. A firmare l'accordo di collaborazione sono stati Antonio Delvino, Angelo Paradiso - rispettivamente direttore generale e direttore scientifico dell'istituto tumori di Bari - Mohammad Samiei e Behzad Baradan - omologhi iraniani -. "La collaborazione internazionale – ricorda Antonio Delvino – porta lustro al nostro istituto consentendoci di sviluppare in maniera sinergica le linee di ricerca attualmente presenti nel nostro Istituto dedicate alla valutazione traslazionale degli aspetti immunologici delle neoplasie".