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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Asportata massa tumorale di otto chili a una 61enne: intervento 'salvavita' in Ginecologia al Di Venere

L'eccezionale operazione, durata 3 ore e mezza, è stata condotta ieri mattina nel reparto dell’ospedale barese dall'équipe del professor Vicino: la paziente, colpita da tumore all'ovaio, è in buone condizioni e sarà dimessa sabato prossimo

L'intervento chirurgico, durato circa 3 ore e mezza, ha permesso l'asportazione di una massa tumorale dell'ovaio di 8 chili. L'eccezionale operazione, compiuta ieri mattina nell’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale 'Di Venere' di Bari, dall'équipe dal professor Mario Vicino, ha consentito di salvare la vita ad una 61enne.

"Un’operazione straordinaria – spiega Vicino – non solo per le dimensioni della massa tumorale asportata, grande 32 centimetri per 32 e pesante 8 chili, ma soprattutto per la modalità e la tempistica con cui è stato gestito il caso, dalla scoperta del tumore, in un quadro clinico veramente drammatico, alla soluzione adottata con esito favorevole".

Solo dieci giorni fa la paziente, che da lungo tempo avvertiva dolore e gonfiore addominale, ha eseguito una Tac da cui è emersa la presenza di una enorme massa a livello dell’addome, a partire dal pavimento pelvico sino a giungere sotto il diaframma, associata alla presenza di liquido e versamento pleurico. La situazione clinica aveva anche generato lo sbandamento su un lato degli organi del mediastino, cuore, aorta ed esofago, causato dalla compressione.

L’intervento di asportazione totale della massa tumorale e di chirurgia radicale completa è stato eseguito ieri dalle ore 9,20 alle 12,40: insieme al professor Vicino , hanno operato le dottoresse Rosalia Latrofa ed Emma Bassi, oltre  allo strumentista Vito Antonicelli. 

La paziente era ricoverata da cinque giorni nel Di Venere. Il 14 ottobre, la 61enne era stata trasferita nella Chirurgia toracica dell’Istituto Oncologico di Bari, dove il team del dottor Gaetano Napoli ha sottoposto la donna ad una Toracoscopia con drenaggio pleurico che ha eliminato circa un litro di liquido presente nel polmone, permettendo all’organo di ri-espandersi, e rimesso in asse gli organi del mediastino, tra cui il cuore. Il 15 ottobre la paziente è quindi rientrata in reparto al Di Venere per la preparazione pre-chirurgica di profilassi tromboembolica e rivalutazione anestesiologica, un passaggio fondamentale per poter eseguire l’intervento chirurgico, che ha impegnato l’équipe di Anestesia del dottor Claudio Petrillo, composta dagli anestesisti Giancarlo Sancilio, Claudia Schiavone e Francesca Bello.

Infine, nella mattinata di ieri, l’intervento risolutivo, che permetterà alla paziente di poter essere dimessa già sabato prossimo.  "Il decorso post operatorio – conferma il direttore dell’Ostetricia e Ginecologia del Di Venere, Mario Vicino – è ottimale per una paziente che è stata sottoposta ad un intervento salvavita di elevata complessità. È anche il risultato della grande collaborazione tra strutture sanitarie e, soprattutto, della capacità di diverse professionalità di mettere in comune efficacemente le proprie esperienze a tutela della salute delle persone: è senza dubbio una ricchezza per le aziende coinvolte, per il territorio e per i pazienti".

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