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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Medici pugliesi sul piede di guerra: senza kit e dispositivi di protezione per lo screening al personale scolastisco

Sindacato sul piede di guerra, pronto ad adire alle vie legali. Allarme anche per la mancata separazione negli studi del percorso dei malati Covid dai pazienti fragili esposti a rischi

Alla data prevista per l'avvio della campagna di screening del personale scolastico, fissata al 24 agosto, ai medici di medicina generale non sono stati forniti né i kit per eseguire gli esami né i dispositivi di protezione individuale (guanti, camici monouso, mascherine Ffp2). 

Lo denuncia la segreteria regionale pugliese del sindacato dei Medici Italiani-Smi che ha inoltrato una formale diffida al presidente della Regione Michele Emiliano e ai direttori generali delle Asl pugliesi affinché la circolare dell'11 agosto venga rielaborata, in considerazione di questa ed altre criticità.

La missiva parte da Foggia, a firma del segretario regionale Smi Puglia Francesco Pazienza. Prima di tutto, la circolare contenente le comunicazioni relative agli indirizzi operativi per l'effettuazione dei test sierologici per lo screening preventivo del personale scolastico docente e non docente non è stata preceduta da alcun momento di concertazione in sede sindacale.

"Ribadiamo - scrive poi il sindacato - che i test su sangue venoso sono più sicuri ed attendibili rispetto a quelli eseguiti su sangue capillare". I medici di base ritengono necessario che in caso di paziente positivo al Covid sia l'Asl a provvedere sia alla sanificazione degli studi sia all’esportazione quotidiana dei residui dei test. Da ultimo, ma non certo in ordine di importanza, un altro problema è rappresentato dalla mancata previsione dell'istituzione di percorsi atti a separare, nell'ambito degli studi dei medici di famiglia, i pazienti fragili dai malati Covid, la cosiddetta separazione del percorso sporco da quello pulito, "con il grave potenziale effetto di ripetere i nefasti numeri, in termini di decessi, verificatisi nei mesi scorsi nelle Rsa".

Lo Smi Puglia chiede di riconsiderare e rivisitare con assoluta urgenza la circolare di concerto con le organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative e sollecita i direttori generale delle Asl ad individuare strutture idonee, da comunicare pubblicamente e ai medici di medicina generale, dove inviare il personale scolastico che fa richiesta di sottoporsi ai test. Il sindacato propone la eventuale adesione su base volontaria dei medici. "In caso di mancato fattivo riscontro alla presente entro cinque giorni dalla data odierna - avverte il segretario regionale Smi Puglia Francesco Pazienza - verrà avviata nelle sedi competenti, anche giudiziarie, ogni opportuna iniziativa valevole a tutelare le ragioni dei nostri medici".

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