Emergenza Covid, attivazione urgente di posti letto: 91 quelli riconvertiti al San Paolo di Bari, 82 all'ospedale di Putignano
La notizia dei venti posti di ostetricia e ginecologia che verranno riconvertiti in Covid, sta creando preoccupazione tra le mamme in attesa. Questa mattina a una di loro sarebbe stato detto dell'impossibilità di partorire al San Paolo.
Il virus corre e i contagi in Puglia aumentano a dismisura, soprattutto in provincia di Bari, la più colpita tra le sei province nella seconda ondata dell'infezione da Covid-19 Coronavirus.
Sollecitato da una nota regionale del 28 ottobre avente ad oggetto "individuazione posti letto da destinare alla pandemia Sars Cov-2 Attivazione urgente di ulteriori posti letto", ieri il direttore generale della Asl di Bari Antonio Sanguedolce ha chiesto ulteriori posti letto della rete Covid-19, "sicuri di poter contare sulla vostra opera di sensibilizzazione verso tutti i lavoratori nella consapevolezza che tutti insieme in questo momento storico dobbiamo affrontare l'emergenza sanitaria", ha aggiunto.
Ergo, la riconversione di 59 posti letto internistici, 15 semi intensivi e otto di anestesia e rianimazione del P.O. di Putignano. La cosa era stata accennata mercoledì dalla sindaca Luciana Laera.
Otto di anestesia e rianimazione del P.O. Di Venere sono già stati riconvertiti.
La richiesta di riconversione posti letto è stata formulata ieri anche per il P.O. San Paolo, di cui 53 internistici, 10 chirurgici, 10 di anestesia e rianimazione e 20 ostetricia e ginecologia. Per l'attivazione la Asl è in attesa del cronoprogramma da parte della direzione medica.
La notizia dei venti posti di ostetricia e ginecologia che verranno riconvertiti in Covid, sta creando preoccupazione tra le mamme in attesa. Parecchie quelle che vorrebbero sapere se si potrà o meno partorire al San Paolo.