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Salute

Dispositivi di monitoraggio 'flash' del diabete gratuiti in Puglia, sì dalla Regione: "Svolta e innovazione"

La novità riguarda i pazienti affetti da diabete 1, 2 e gli ipoglicemici, complessivamente circa 27mila persone. I sistemi rientreranno nei Lea e saranno a carico del Servizio Sanitario Regionale

Sempre meno punture sul polpastrello per controllare i livelli di glicemia delle persone affette da diabete: la Regione Puglia ha reso infatti gratuiti i sistemi di monitoraggio 'flash' che, rispetto alla classica metodologia, consentono di essere meno invasivi, costituendo un indubbio vantaggio per i pazienti, in particolare i bambini. I dispositivi sono compresi nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), saranno a carico del Servizio Sanitario Nazionale e potranno essereutilizzati da chi è affetto da particolari categorie di adulti e, soprattutto minori diabetici, tra i 4 e i 18 anni. Le novità sono state presentate questa mattina in Regione: “La delibera che abbiamo approvato in Giunta è un provvedimento che consente equità, eguaglianza e giustizia - ha detto il governatore Emiliano - e di questo devo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al Tavolo tecnico HTA il cui responsabile scientifico è stato il prof. Giorgino. Ma la cosa più straordinaria è stata la metodologia utilizzata per arrivare al risultato che stiamo presentando oggi. Un metodo di lavoro nel quale le associazioni dei pazienti, i tecnici, gli accademici hanno consentito alla Giunta, in un rapporto virtuoso tra la decisione politica e l’approccio scientifico alla decisione politica, di adottare un provvedimento all’avanguardia nel nostro paese. In particolare, la gratuità dei dispositivi, riguarderà fino a 27mila persone in Puglia (su 300mila persone affette dalla patologia), in particolare chi soffre di diabete 1 e 2 ma anche gli ipoglicemici. Si stima che 800 pazienti in età pediatrica potranno utilizzare questi importanti strumenti

"Pugliesi uguali nell'accesso alle tecnologie"

Per il direttore di Endocrinologia del Policlinico di Bari, il professor Francesco Giorgino, il "provvedimento consentirà un accesso omogeneo ai sistemi come non era avvenuto fino ad ora in tutte le province pugliesi. La delibera rende in qualche modo giustizia ai pugliesi che diventano uguali nell'accesso alla tecnologia". “Con questo lavoro - ha poi aggiunto il commissario straordinario dell’Aress Giovanni Gorgoni - abbiamo disciplinato la modalità di prescrizione e di assegnazione dei dispositivi, oltre l’individuazione della tipologia di bisogno. L’aspetto innovativo sta nell’aver messo insieme, da un lato le rigide procedure HTA che richiedono garanzie di trasparenza e garanzie procedurali, dall’altro sia i saperi e le conoscenze dei clinici di Puglia (endocrinologi, diabetologi e società scientifiche) che il punto di vista, a noi più caro, dei pazienti. Quindi un tavolo congiunto in cui le associazione dei familiari non erano un semplice complemento, ma comprimari a pieno titolo. Una partecipazione fattiva che ha prodotto un procedimento amministrativo”. Il direttore del Dipartimento regionale Politiche della Salute Giancarlo Ruscitti, infine, ha evidenziato la riuscita di “un percorso amministrativo fortemente innovativo e complesso all’interno del quale occorreva essere attenti nel verificare la bontà della tecnologia attraverso gli studi e le evidenze scientifiche. Grazie al prezioso lavoro del Tavolo tecnico coordinato dal prof. Giorgino, abbiamo raggiunto oggi un traguardo importante per tutti i pazienti diabetici pugliesi”.

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