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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Salute

In arrivo l'Emporio della salute, il Comune dice sì: accesso facile ai farmaci per le famiglie più povere

All’emporio potranno accedere persone con Isee fino a 5mila euro, persone senza dimora o prive di una rete familiare e sociale in grado di fornire assistenza e coloro che sono seguiti dalle associazioni di volontariato

La Giunta comunale ha approvato il disciplinare del servizio “Emporio della salute”, realizzato dal Comune di Bari in collaborazione con Federfarma, Banco farmaceutico, Ordine interprovinciale dei farmacisti Bari-Bat, Caritas Diocesana, associazione Rogazionisti Cristo re onlus, in base a un protocollo siglato nei giorni scorsi.

Il servizio, di imminente avvio presso alcuni locali di proprietà della Congregazione dei Padri Rogazionisti del Cuore di Gesù nel complesso de Il Villaggio del fanciullo, è finalizzato alla raccolta di farmaci eccedenti presso le farmacie che vogliono aderire al progetto, e alla successiva distribuzione degli stessi a persone in situazione di grave emarginazione economico-sociale.

Il disciplinare approvato individua le modalità di distribuzione dei farmaci agli utenti definendo contestualmente i criteri e le modalità di accesso al servizio, rivolto a singoli e nuclei familiari italiani e stranieri in situazione di povertà estrema presi in carico dai servizi sociali comunali o individuati dalla rete del welfare cittadino dell’area della grave marginalità economica e sociale in appalto o in convenzione con il Comune di Bari.

All’emporio potranno accedere persone con Isee fino a 5mila euro, persone senza dimora o prive di una rete familiare e sociale in grado di fornire assistenza e coloro che sono seguiti dalle associazioni di volontariato segnalati dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus e dall’associazione di solidarietà sociale Rogazionisti Cristo Re onlus. Nel dettaglio l’accesso avverrà su segnalazione del servizio sociale dei Municipi e della Ripartizione servizi alla persona o su istanza dell’interessato attraverso le sedi dei segretariati sociali o ancora su segnalazione del PIS o dei soggetti gestori delle strutture e dei servizi in appalto/convenzione dell’area della grave marginalità del Comune di Bari.

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