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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Salute

L'Intelligenza Artificiale applicata nelle terapie contro il mesotelioma pleurico, lo studio nell'Istituto Giovanni Paolo II di Bari

La ricerca, condotta dal team di scienziati diretto dall'oncologa Annamaria Catino, propone l'utilizzo di metodi matematici nell'interpretazione di immagini mediche: la 'radiomica', infatti, permette di definire cure personalizzate per i singoli pazienti

L’intelligenza artificiale e la radiomica potranno aiutare i medici nella scelta delle terapie più efficaci per il mesiotelioma pleurico. È questo l’obiettivo dello studio in corso all’Istituto Tumori di Bari 'Giovanni Paolo II', dove un team di ricercatori guidati dall’oncologa Annamaria Catino, incrocia i dati clinici e biologici dei pazienti con i dati contenuti nelle immagini diagnostiche per ‘predire’ la risposta e l’efficacia delle terapie proposte, cercando così, per ogni paziente, la cura più adatta.

Si tratta della cosiddetta ‘radiomica’, la scienza che analizza le immagini mediche e applica a queste immagini metodi matematici e di intelligenza artificiale per ricavare informazioni sulla natura, sulla prognosi e sulle possibili risposte terapeutiche. L’uso della radiomica è già una realtà nei percorsi di cura di alcune patologie oncologiche, come per esempio il tumore della mammella ma, finora, è stata poco applicata nel trattamento del mesotelioma pleurico, un tumore raro del polmone, che colpisce in particolare la pleura e che è tristemente associato all’esposizione all’amianto.

La dottoressa Catino, in servizio nell'unità operativa di oncologia medica toracica, spiega: "Il mesotelioma pleurico è una malattia orfana, ancora poco conosciuta e studiata, e per questo è indispensabile accrescerne la conoscenza anche attraverso un approccio multidisciplinare. Nel nostro caso, gli oncologi lavorano fianco a fianco con biostatistici e bioinformatici per elaborare e interpretare i dati biomedicali dei pazienti con mesotelioma".

Lo studio in corso è stato selezionato per una comunicazione orale al congresso internazionale dedicato al mesotelioma pleurico che si è svolto nei giorni scorsi a Lille, in Francia. "I dati preliminari del nostro studio confermano che la radiomica - conclude Catino - potrà essere efficacemente integrata nella pratica clinica e l’intelligenza artificiale potrà essere usata per supportare i medici nei processi decisionali nel trattamento di questa patologia polmonare. I nuovi strumenti digitali permetteranno di affinare sempre più l’oncologia di precisione".

Il direttore generale Alessandro Delle Donne commenta: "Pieno sostegno allo studio in corso, già apprezzato nell’importante consesso internazionale di Lille. I nostri ricercatori stanno muovendo i primi passi di un lungo percorso che ha per obiettivo una migliore conoscenza di questa patologia e, di conseguenza, delle possibili chance terapeutiche per i pazienti".

Il presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Istituto, Gero Grassi, conclude: "Il progetto di ricerca in questione è interessante perché punta su strumenti innovativi, come l’intelligenza artificiale e la radiomica, che hanno un enorme potenziale in oncologia".

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