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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute Acquaviva delle Fonti

Clip metalliche, applicate nel cuore, dalla vena femorale: al Miulli di Acquaviva nuova tecnica per la correzione degli scompensi cardiaci

L'équipe di Cardiologia dell'ospedale in provincia di Bari è la prima in Puglia a compiere interventi per l'insufficienza tricuspidalica, per via endovascolare: i chirurghi agiscono senza effettuare operazioni invasive, risalendo al cuore da una piccola puntura nella gamba

La tecnica consente di eseguire interventi a basso rischio rispetto alle tecniche chirurgiche tradizionali, correggendo l'insufficienza delle valvole cardiache e migliorando il quadro clinico anche a pazienti anziani o affetti da pluri-patologie. L'Ospedale Miulli di Acquaviva, in provincia di Bari, è il primo centro in Puglia ad intervenire con una tecnica percutanea per la correzione di un difetto valvolare: la nuova impostazione permette di accedere al cuore per via per via endovascolare, dopo puntura della vena femorale.

L'intervento di correzione di insufficienza tricuspidalica può interrompere o rallentare l'evoluzione sfavorevole della patologia: i risultati degli interventi compiuti nel Miulli testimoniano, infatti, un perfetto compenso clinico dopo 3-6 mesi dall'intervento, con un notevole miglioramento della qualità di vita. Le operazioni sono state condotte con successo su soggetti affetti da scompenso cardiaco cronico, associato ad insufficienza tricuspidalica massiva e non suscettibili di altre possibilità terapeutiche. 

L’intervento mira al posizionamento di una o più clip metalliche sui lembi valvolari, esattamente nei punti di maggiore insufficiente attività, ovvero dove il sangue riesce 'a tornare indietro' anche a valvola chiusa. Il posizionamento delle clip avviene per via percutanea, consentendo un intervento meno invasivo rispetto alle tecniche tradizionali.

L’équipe operatoria, prima ed unica in Puglia a realizzare interventi transcatetere su valvola tricuspide, è composta dai medici dell’Uoc di Cardiologia diretta dal dottor Massimo Grimaldi, nello specifico gli interventisti Katya Lucarelli e Vito Casamassima. Entrambi i chirurghi operano in simbiosi con i cardiologi-ecografisti interventisti Federica Troisi e Vincenzo Bellomo, responsabili del monitoraggio ecografico continuo intra-procedurale. Indispensabile durante l’intervento il contributo della cardio-anestesista Francesca Lombardi e del personale tecnico-radiologico infermieristico di sala operatoria.

L’insufficienza tricuspidalica è una condizione valvolare molto frequente che, se di entità rilevante, può aggravare i segni e i sintomi clinici dello scompenso cardiaco. Il difetto valvolare può presentarsi isolato o può essere associato ad altre patologie cardiache (valvulopatia aortica o mitralica, cardiomiopatie, ischemia del miocardio). Questa patologia, raramente trattata con le tecniche chiurgiche tradizionali, può compromettere la qualità di vita del paziente. Gli inteventi eseguit al Miulli, invece, sono in grado di arrestare o di rallentare in maniera decisiva il processo di degenerazione delle valvole cardiache.

"L’affiatamento e la collaborazione di ogni membro dell’equipe operatoria - precisa la dottoressa Lucarelli, responsabile del progetto di selezione e cura dei pazienti - è determinante per il successo procedurale. Il buon esito di un intervento percutaneo su valvola tricuspide (come già per gli interventi su mitrale) parte dalla corretta selezione dei pazienti ed implica un complesso e articolato insieme di passaggi diagnostico-terapeutici condivisi dall’intero heart team, composto da cardiologo, anestesista e cardiochirurgo".

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