L'Istituto Tumori di Bari pronto a potenziare l'attività chirurgica: attivati nuovi posti letto
In tutto cinque quelli inaugurati oggi: tre sono al servizio della Terapia Intensiva Post-Operatoria, altri due sono a disposizione per i pazienti interessati al trapianto cellulare
Sono in tutto cinque i nuovi posti letto che saranno inaugurati oggi all’Istituto Tumori di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. L’implementazione dei posti letto, in corso nell'istituto, rientra nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera nazionale previsto del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, e gli interventi sono stati coordinati dalla Regione Puglia.
Tre posti letto sono a servizio della TIPO, la terapia intensiva post-operatoria, che passa così da 4 a 7 posti letto, nella prospettiva di un ampliamento dell’attività chirurgica dell’Istituto. La terapia intensiva è stata dotata di nuove apparecchiature tra cui monitor multiparametrici, tre ventilatori polmonari, tre umidificatori, una frigoemoteca, nove pompe a siringa, tre rack di alimentazione per pompe di infusione.
Gli altri due posti letto di terapia sub-intensiva, invece, saranno a disposizione dell’unità operativa di ematologia, per i pazienti interessati al trapianto cellulare. Si tratta di un ulteriore passo verso l’ampliamento dell’unità trapianti che sarà dotata di 7 posti letto, con 4 stanze a pressione positiva per i trapianti allogenici e tre stanze a bassa carica batterica per il trapianto autologo e le Car-T. L’intero reparto sarà autonomo rispetto all’attuale reparto di degenza di ematologia. Un sistema di videosorveglianza garantirà un contatto in tempo reale fra i degenti e il personale sanitario.
Sul fronte delle attrezzature in dotazione all'ente, si aggiunge un telecomandato digitale di diagnostica radiologica, ovvero una macchina per radiografie che esamina il paziente in posizione eretta, supina e in tutte le posizioni intermedie. Il nuovo apparecchio è a disposizione di tutti i reparti dell’istituto oncologico pugliese, con una stima di circa 15 mila esami l’anno. Attivo anche un tomografo computerizzato a 128 slices (o strati) che consente, grazie alla velocità di esecuzione ‘a spirale’, di usare basse dosi di radiazioni ma di avere immagini diagnostiche più dettagliate.