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Covid virus endemico, l'allerta di Lopalco: "Non significa che è diventato 'buono'. Va monitorato per rischio nuove varianti"

L'epidemiologo ha spiegato sui social il significato di endemia, associandola al virus. "Chi dovesse incontrare SARS-CoV-2 senza avere una protezione immunitaria non può certo stare tranquillo. La variante omicron resta cattiva come quella originale" ha ricordato

"Il virus non è morto (neanche clinicamente), deve continuare ad essere attentamente monitorato (come si fa con i virus influenzali) perché potrebbe comunque emergere una variante virale completamente nuova tale da innescare nuove ondate pandemiche". Parola dell'ex assessore alla Sanità della Regione Puglia, il virologo Pier Luigi Lopalco, che sui social ha spiegato il significato di virus endemico, riferendosi alla situazione attuale del Covid. "Nei giorni scorsi anch'io ho ripetutamente sostenuto che SARS-CoV-2 sta progressivamente assumendo un comportamento da circolazione endemica - scrive Lopalco - il che vuol dire lasciare la pandemia alle spalle. Purtroppo mi rendo conto che da molti il termine 'endemico' è stato percepito quasi come sinonimo di 'normale' o addirittura 'buono'".

Il virologo ha quindi spiegato che l'endemia si riferisce esclusivamente alla frequenza con cui una patologia si presenta in una popolazione, ovvero quando la circolazione stabile di un microrganismo in una popolazione determina una frequenza di casi più o meno costante nel tempo, che può essere alta (alta endemia come la malaria in alcuni paesi africani) o anche bassa (la meningite batterica alle nostre latitudini). Malattia endemica che può presentare recrudescenze epidemiche tipicamente stagionali legati a diversi fattori, come affollamento nei luoghi chiusi e aumento dei contatti sociali. "Bene, dire che SARS-CoV-2 ha iniziato a circolare in maniera endemica significa proprio questo - aggiunge Lopalco - Il famoso Rt si stabilizza intorno al valore di 1 e quindi la frequenza resta stabile, finché non si verificano quei fattori che ne scatenino una recrudescenza epidemica che, molto probabilmente, sarà stagionale come per gli altri virus respiratori.  Quindi, chi dovesse incontrare SARS-CoV-2 senza avere una protezione immunitaria non può certo stare tranquillo. La variante omicron resta cattiva come quella originale che nel 2020 ha prodotto la prima terribile ondata pandemica a Wuhan e nel NordEst del Paese. Può causare polmonite severa e anche la malattia sistemica multi-organo che ormai tutti hanno imparato a conoscere. E continua a mandare al creatore i soggetti predisposti che non siano vaccinati. Resta dunque più che mai valido l'invito a vaccinarsi, soprattutto per giovani e bambini che sono quelli con le più basse coperture e che rappresentano dunque il maggiore serbatoio di circolazione virale". Poi la previsione per il futuro del Covid: "Man mano che passeranno le stagioni, il virus continuerà a mutare e così facendo riuscirà a perpetrare la sua esistenza nella comunità umana. Comunità umana che, nel frattempo - fra vaccinazione e richiami naturali - avrà raggiunto un buon livello di immunità di comunità che impedirà il verificarsi di ondate epidemiche non gestibili".

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