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Salute

Pet Therapy per i bimbi e i ragazzi di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico: "Cura e amore con gli animali"

Il progetto, avviato nei mesi scorsi, ha consentito di registrare miglioramenti nelle condizioni emotive, motivazionali e relazionali e del processo riabilitativo dei piccoli pazienti

Pet Therapy per migliorare la quotidianità dei bambini e dei ragazzi ricoverati nel reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Bari: sono state presentate, questa mattina, le prime attività del progetto 'Pet Care' che ha reso possibili l'utilizzo di animali a fini di cura nel nosocomio barese. L'iniziativa ha visto coinvolti, oltre alla Regione Puglia, anche Apleti (Associazione Pugliese per la Lotta contro le Emopatie e i Tumori nell’Infanzia) e l' associazione Vir Labor, nonch'è l'azienda ospedaliera del Policlinico.

Un esemplare di labrador nero di 7 anni, Megan, ha effettuato in sette mesi 31 sedute di Attività Assistita con Animali (AAA) per 16 bambini  e ragazzi da 2 a 19 anni in terapia per malattie come leucemia linfoblastica acuta, sarcoma di Ewing, LNH e glioma a basso grado di malignità. L’equipe è formata da Nicola Santoro, direttore UOC Oncoematologia, Carlo Ciceroni, veterinario, Teodoro Semeraro, addestratore ENCI e ideatore del progetto, Alessandra Cretì, addestratrice, Rosa Maria Daniele, medico, Chiara Rutigliano, psicologa Apleti e Giovanna Natile, responsabile Apleti.

“Un particolare ringraziamento va – ha dichiatao il governatore pugliese Michele Emiliano intervenuto alla presentazione dell'iniziativa-  a tutti coloro che nel reparto di Oncoematologia Pediatrica hanno consentito l’applicazione della Pet Therapy, la relazione tra un bimbo in cura e un cane meraviglioso che si chiama Megan. In particolare voglio ringraziare i volontari dell’Apleti che sono qui come delle sentinelle di civiltà e di amore. L’obiettivo è trasformare l’attività in terapia e educazione assistita, aumentando il numero delle sedute e validarne i risultati scientifici, visti i miglioramenti registrati nelle condizioni emotive, motivazionali e relazionali e del processo riabilitativo dei piccoli pazienti grazie all’interazione con l’animale. Alleviando la sofferenza fisica e psicologica del piccolo paziente, è consentito di affrontare al meglio ricovero e terapie, con aumento di autostima, di sicurezza, delle capacità motorie e di relazione".

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