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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Più posti nelle terapie intensive e pronto soccorso rinnovati: la Sanità pugliese si prepara a fronteggiare l'epidemia Covid in autunno

Saranno 276 i posti letto che saranno aggiunti anche negli ospedali di base. Nei Pronto Soccorso nascerà una 'zona grigia' per l'isolamento dei pazienti in attesa del test Covid

Potenziamento dei posti di terapia intensiva anche negli ospedali di base, pronto soccorso con percorsi rinnovati e implementazione dei mezzi di trasporto nei trasferimenti dei pazienti Covid e non Covid. Sono le colonne su cui si basa il nuovo piano ospedaliero che sarà lanciato dalla Regione Puglia. "Un riassetto che ci permetterà non solo di affrontare il rialzo dei contagi Covid in autunno - ha spiegato il governatore Michele Emiliano durante la presentazione del piano in Fiera del Levante - ma anche di rafforzare il dispositivo sanitario ordinario, migliorandolo". All'incontro erano presenti anche Pier Luigi Lopalco, a capo della task force sul Covid-19 della Regione Puglia e Vito Montanaro, direttore del Dipartimento regionale di Promozione della Salute.

Aumentano i posti di terapia intensiva

L'aspetto principale del piano sarà appunto il rafforzamento dei posti di terapia intensiva, che come già anticipato troveranno posto anche negli ospedali di base. In totale saranno aggiunti 276 posti letto nelle Terapie intensive rispetto a quelli attualmente presenti, passando da 304 a 580. "Fino a qualche mese fa sembrava impossibile - ha aggiunto Emiliano - ma siamo riusciti a convincere il Ministero della Salute a garantire il rafforzamento dei posti". Anche nel Barese crescono gli ospedali di primo livello: oltre a quello di Casarano, infatti, è già stata presentata la domanda per il rafforzamento del presidio di Monopoli, che entro 18 mesi si trasferirà in una struttura nuova attualmente in costruzione. 

Un cambiamento necessario, visto l'atteso rialzo dei casi previsto in autunno, di cui già ora abbiamo le prime avvisaglie. "Avevamo pronosticato che questi aumenti ci sarebbero stati - ha ricordato Lopalco - anche se si sono presentati in ritardo rispetto alle aspettative. Non si poteva riaprire tutto e aspettarsi che non ci sarebbero stati focolai. Focolai che comunque stiamo tenendo sotto controllo, anche grazie all'ottimo lavoro del contact tracing dei casi". A confermarlo sono i dati: il 60 per cento dei casi dell'ultima settimana è stato rilevato proprio grazie al contact tracing, mentre il 23 per cento con gli screening. 

Saranno inoltre riconvertiti 285 posti letto in Terapia semi intensiva, da dedicare a Malattie Infettive, Pneumologia e Medicina di Base. Di questi, 84 sono relativi al Policlinico di Bari, 15 all'Ospedale pediatrico Giovanni XXIII e 2 all'Istituto oncologico di Bari.

Si trasformano i pronto soccorso

Nel piano di riordino ospedaliero annunciato questa mattina, è prevista anche una modifica dei percorsi di accesso/uscita nei pronto soccorso. Oltre ai percorsi separati tra pazienti Covid e non Covid, infatti, sarà istituita una 'zona grigia' per l'isolamento dei pazienti in attesa del test, anche in ambito pediatrico. "Adotteremo regole ferree di igiene nei pronto soccorso - ha assicurato il governatore Emiliano - E non bisognerà più pensare che in quei presidi si potranno accelerare le pratiche di accesso agli esami ordinari, visto che con il nuovo assetto si rischierà di attendere molto più del solito".

A fornire precisazioni sulle Unità Usca per l'assistenza domiciliare dei pazienti, è stato Vito Montanaro: "Per decreto ministeriale sono state prorogate - ha ricordato al microfono di BariToday - in termini di attività, anche perché non è cessato il periodo di rischio dericvato dal ripropagarsi del Covid. Alle Usca, che sono state poco utilizzate nell'ultimo periodo, cercheremo di riassegnare un ruolo che sia quello di supporto al sistema sanitario regionale di prevenzione, screening e assistenza ai malati cronici a casa.

I dispositivi di protezione per i medici

A margine dell'incontro, il governatore Emiliano ha spiegato la situazione dei dispositivi di protezione per il personale sanitario. "Stiamo chiudendo accordi con i medici di famiglia per rifornirli - ha ricordato - per quello che non si riesce a trovare sul mercato; c'è solo penuria dei guanti in nitrile. Stiamo comunque rifornendo tutti i medici pugliesi, anche nelle strutture pubbliche".

Dettagli anche sui premi ministeriali per i medici: "Nei prossimi mesi pagheremo i premi Covid non solo alla sanità Pubblica - ha aggiunto il governatore - ma anche alla sanità ecclesiastica che ci ha supportato nell'emergenza Coronavirus. Se necessario, sarà la Regione ad anticipare i fondi per gli enti eccleasiastici".

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