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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Lockdown da 6 settimane, visite diabetiche ed endocrinologiche: più di 1100 pazienti gestiti dal Policlinico con la telemedicina

Il piano operativo messo a punto e implementato dai medici e dagli infermieri della Uoc di Endocrinologia del Policlinico di Bari ha permesso di effettuare visite telematiche nel corso dell'emergenza Covid

In sei settimane di lockdown per l'emergenza coronavirus il Policlinico di Bari ha gestito in telemedicina 1182 pazienti con patologie endocrino-metanoliche: è il risultato dell'utilizzo della piattaforma Smart Digital Clinic per aggiornare la cartella clinica informatizzata, ricevendo il piano terapeutico via e-mail dopo aver comunicato con una telefonata l'andamento del profilo glicemico e altri dari.

Il piano operativo messo a punto e implementato dai medici e dagli infermieri della Uoc di Endocrinologia del Policlinico di Bari ha permesso di effettuare visite telematiche nel corso dell'emergenza Covid complessivamente per l'88% dei pazienti prenotati. In particolare l'ambulatorio di Diabetologia, su 679 prenotazioni, ne ha gestite in telemedicina 628 pari al 92,5%. Solo 8 (1,2%) i pazienti visitati, per necessità, di persona. L'ambulatorio per il Diabete gestazionale, invece, ha registrato 111 visite telematiche su 129 pari all'86% del totale, le restanti pazienti gravide sono state visitate di persona. Mentre sono stati 443 su 541 i pazienti gestiti in telemedicina dall'ambulatorio di Endocrinologia.

“A Bari abbiamo iniziato subito dopo il lockdown l'interazione medico-paziente attraverso la modalità telematica: il protocollo di telemedicina utilizzato al Policlinico è stato fatto proprio da tre società scientifiche (Società Italiana di Diabetologia, Società Italiana di Endocrinologia e Associazione Medici Diabetologi) e validato dall'Istituto Superiore di Sanità – spiega il professor Francesco Giorgino, direttore della UOC di Endocrinologia e presidente della Società italiana di Endocrinologia -. Grazie alla tecnologia siamo riusciti a continuare a operare e a far fronte alla stragrande maggioranza delle prestazioni messe in calendario: tra l'80 e il 92% dei pazienti hanno avuto un riscontro al bisogno di salute anche durante questa fase delicatissima durante la quale per alcune categorie fragili di pazienti non è opportuno avvicinarsi in ospedale. La buona risposta ricevuta dai pazienti e la necessità di non affollare gli ambulatori, anche in futuro, ci indica la strada da seguire: la visita telematica è una modalità che certamente continueremo ad adottare”

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