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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Un vaccino-cerotto contro il Coronavirus, un ricercatore barese dietro la scoperta: superato il primo test sui topi

E' Andrea Gambotto, professore associato dell'Università di Pittsburgh: lo stesso team di ricerca aveva messo a punto il vaccino per la Sars. Presentata la richiesta per iniziare lo studio del PittCoVacc sull'uomo

C'è anche un ricercatore barese dietro lo studio del 'vaccino-cerotto', un potenziale vaccino contro il SARS-CoV-2, su cui stanno lavorando gli scienziati della School of Medicine dell'Università di Pittsburgh. E' Andrea Gambotto, professore associato dell'università americana e co-autore dello studio pubblicato da Lancet, in vengono descritti gli studi sul vaccino che gli autori chiamano PittCoVacc.

I risultati dei primi test sugli animali sono stati positivi: sui topi, il vaccino, somministrato attraverso un cerotto delle dimensioni di un dito, ha prodotto anticorpi specifici in quantità ritenute sufficienti per neutralizzare il virus.

Lo stesso team di ricerca, nel 2003 aveva messo a punto un vaccino per la Sars, e nel 2014 ha condotto studi su un vaccino per la Mers. Ricerche che sono servite ad indirizzare l'attuale sperimentazione per un vaccino contro il Covid-19: "Sapevamo esattamente dove combattere questo nuovo virus", ha detto Gambotto.

Il "PittCoVacc" è una specie di cerotto con 400 microaghi che non entrano profondamente nella pelle e si sciolgono rapidamente rilasciando l'antigene che scatena la risposta immunitaria. Secondo il primo test effettuato sui topi, il PittCoVacc ha generato anticorpi specifici contro SARS-CoV-2 entro due settimane. Gli autori hanno reso noto che stanno sottoponendo il vaccino al vaglio dell'Fda: se riceveranno l'autorizzazione, la prima sperimentazione su pazienti potrebbe iniziare anche entro un mese. Il test richiederebbe comunque almeno un anno.

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