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Sabato, 20 Aprile 2024
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'Apnea' il cortometraggio girato nel barese che racconta la crisi pandemica del lavoro ed il valore per la vita

"Apnea è un inno alla vita sul senso stesso della vita", dice il regista Francesco Emanuele Delvecchio

Apnea short movie è il nuovo cortometraggio scritto e diretto da Francesco Emanuele Delvecchio attore e regista barlettano. Il corto è nato dopo il primo lungo ciclo di lockdown che ha visto l’Italia e non solo essa, muoversi in quello che è stata la lotta contro un mostro a cui la scienza ha dato un nome, ovverosia quello di sars Covid 19 e che in qualche modo ci ha visto in tutti supplici, ognuno a suo modo, per non cadere in una trappola così mortale . “Durante il perido della pandemia molti sono stati i temi sui quali si poteva indagare e scrivere, è stato un periodo in cui ognuno viveva col proprio io, molti silenzi, molti interrogativi, molti futuri divenire d’un tratto incerti e le nostre abitudini scalfite di punto in bianco dalla mancanza di socialità e libertà nel poterle praticare. D’altra parte tutte quelle domande, i futuri, e abitudini sono divenuti silenzi infruttuosi ed il nostro essere si è trovato mancante e vuoto di risposte quasi svotati dal rumore cupo del silenzio di fronte alla notizia “- dice il regista.

Continua – bisognava attendere a mio modo di osservare le cose volevo parlarne sì ma allo stesso tempo non avevo un’esigenza così tanto accecante da mettermi lì e raccontare qualcosa a cui sinceramente il presente che stavamo vivendo era già di per sé un’enigma dal quale volevamo scappare, ritenevo tuttavia che era opportuno da parte mia tornare a raccontare sì ma puntando alle domande del nostro essere che molto spesso viene sconfitto da un drammatico capovolgimento di fronte e metodo di paragone fatto dall’avere. Ecco Apnea short movie vuole raccontare proprio di questo, delle abitudini che molto spesso promuovono in maniera insensata la nostra vita e ne danno un senso di vita, è la vita lesa dal bluff nel non poterle praticare, dei pretesti e delle crisi e di queste ultime ne abbiamo affrontate parecchi in questi mesi . “La nave è ormai in preda al cuoco di bordo e ciò che trasmette al microfono del comandante non è più la rotta, ma ciò che mangeremo domani.” ( Soren Kierkegaard). Siamo giustappunto partiti da questo aforisma filosofico per affrontare il tema delle contrapposizioni che il protagonista dell’ opera audiovisiva l’attore Fabio Salerno ha interpretato nel ruolo di Luca, imprenditore a cui le risposte del suo domani tardavano ad arrivare. Miti e speranze sfatate, vita e morte a confronto e volti allo specchio artefici e carnefici di un miracolo che per strane congiunzioni astrali siamo noi stessi a proporre affinché accadano senza nulla togliere al divino. Apnea short movie è un inno alla vita sul senso stesso della vita, volevo ritornare a raccontre al cortometraggio dopo i molteplici riconoscimenti del Docufilm “Rivoluzione Gentile“ miglior corto Italiano al GeofF di Cittadella e farlo con la responsabilità non solo verso questo tema (crisi del lavoro legato alla pandemia) così delicato ma anche con la stessa ci ha allontanato dalle sale cinematografiche e dai teatri , sacrificio questo che ci ha permesso un ritorno alla bellezza delle cose. Voglio sperare nella sana interazione sociale e dell’io. Malgrado tutto è salutare mettersi alla ricerca dell’essenziale e del vero delle cose possibilmente dimenticandosi di fare appello alla retorica come lo si fa ed è del tutto incerto poiché non a tutte le domande è concessa risposta ma muoversi verso è già un buon principio. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato insieme a me, da Fabio Salerno (attore) protagonista del cortometraggio che ha creduto fortemente in questa storia, lo stesso dicasi per tutti gli altri: Simona Santamato, Milena Mezzina, Nicola Conversano, Lorenzo Di Lernia e tutti coloro che vi hanno preso parte. Tutte le maestranze che mi hanno supportato e ultima ma non ultima la Lega Navale di Manfredonia che ci ha concesso il suo patrocinio.

Sinossi “Apnea” (short movie )

Per uno strano scherzo del destino il finale dell’anno 2019 ci ha portato a vivere in maniera del tutto consapevole il bluff, un bluff a cui la scienza ha dato un nome: Coranavirus.

D’un tratto tutti siamo stati accomunati da un comune indice denominatore: fare i conti con le nostre vite più o meno agiate, con il nostro indice di speranza nel credere che tutto potesse essere una guerra lampo contro questo male che spargeva il suo dominio incontrollato e incontrastato in ogni dove del mondo .

Ogni città, ogni paese ed ogni anima è corsa ai ripari come poteva e principi e priorità come quello della libertà sociale sono stati lesi. D’un tratto il raziocinio ha fatto perdere le sue tracce dileguandosi ed è tornato in auge l’istinto animale insito in noi il quale porta alla sopravvivenza forsennata quasi senza respiro. I balconi dispensavano aria, la gente osservata dall’alto sembrava robotica , cibernetica , automi , marionette e prede allo stesso tempo in cerca di un riparo sotto un cielo cieco e occluso.

Produzioni ferme, alimentari presi d’assalto e qualcuno già moriva nella sua solitudine. “La nave è ormai in preda al cuoco di bordo e ciò che trasmette al microfono del comandante non è più la rotta, ma ciò che e mangeremo domani.” (Soren Kierkegaard)

Questo piccolissimo film, questa piccolissima storia, vuole porre l’accento sulle vite spezzate lasciate nel silenzio, vuole porre il focus sulla lotta per la vita, sul senso inverso della perdita, sulla fioca speranza, e che Dio voglia o no persino sul senso del miracolo, miracoli che a volte noi stessi innestiamo.

Il nostro imprenditore Luca si troverà ad affrontare conflitti interni allo specchio del suo essere disperante, tra bene e male, tra vita e morte, tra routine e abitudini e mancati appigli poiché essi possano precostituire il nocciolo della nostra esistenza a cui volgarmente diamo un senso.

Eravamo in lentezza eppure c’era chi viveva attimi tremendi, facendo i conti col suo domani, attimi di celerità trattenuta come se fossimo molecole scosse in un contenitore.

Questo è un documento per la vita, nel valore della vita.

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