Nel parco dell'Alta Murgia terra rossa e canyon dalle mille sfumature disegnano lo spettacolo delle cave di bauxite di Spinazzola
Nel Parco Naturale dell'alta Murgia, a due passi da Spinazzola, uno spettacolo di forme e colori, un'attrazione naturalistica sempre più apprezzata in tutto il mondo
Nel Parco Naturale dell'alta Murgia uno spettacolo di forme e colori, un'attrazione naturalistica sempre più apprezzata in tutto il mondo, meta frequentata dagli amanti della fotografia e delle escursioni: sono le miniere 'rosse' ormai dismesse della cava di bauxite nei pressi di Spinazzola.
Questa particolare roccia si forma grazie all’alterazione delle rocce calcaree, derivante dagli agenti atmosferici ed è formata da diverse specie minerarie, tra cui ossidi ed idrossidi, sia di alluminio che di ferro, proprio per questo il materiale veniva utilizzato a livello industriale per lavorare l’allumina da cui si ottiene l’alluminio.
Fascino e suggestione si incontrano in luoghi dotati di grande bellezza come questo, dove si respira un’atmosfera delicata e tranquilla, ideale, per un momento di relax al di fuori dal caos della città. Guardandosi intorno sembra quasi di trovarsi circondati dal Grand Canyon, immersi nella terra rossastra che contrasta con il candido azzurro del cielo sopra la Puglia. Fantasie cromatiche, profumi ed i soffici rumori della natura, rendono l’insieme ancor più magico, quando si incontrano il rosso, il rosa, l’arancione ed altre mille sfumature, costellate di piante, rocce, acqua, discese, per un luogo tutto da scoprire e visitare.
Queste furono utilizzate negli anni compresi tra il 1950 e il 1978, e costituirono una importantissima fonte di guadagno per l’economia pugliese. Il materiale grezzo veniva estratto, caricato su camion, trasportato al porto di Trani e imbarcato per Porto Marghera, dove si trovavano le fonderie che avrebbero trasformato il prodotto.
All’inizio degli anni ’80, a causa della forte concorrenza di materiale proveniente dall’Africa, più puro ed economico da ricavare, l’attività pugliese di estrazione diminuì e le cave di Spinazzola furono chiuse. La cavità non fu tuttavia ricoperta, lasciando un suggestivo scenario, con un cratere profondo 50 metri in cui il rosso, il rosa, l’arancione e mille altre sfumature si mescolano in un meraviglioso paesaggio.
Le cave si trovano a circa 10 km dalla città di Spinazzola.
Da Spinazzola prendere la SP 230 e proseguire fino alla SP 138, in direzione Andria. A circa 4 km dallo svincolo, imboccare la strada sterrata che si apre sul lato destro della carreggiata e proseguire fino alle cave, che si trovano subito dopo il bosco.
(Fonte Puglia.com e ViaggiareinPuglia.it)