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Martedì, 19 Marzo 2024
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Nella Giornata Europea dei Parchi nascono i francobolli dedicati a cinque tesori geologici del Parco Nazionale dell’Alta Murgia

Cava Pontrelli, Grotta di Lamalunga, Miniere di bauxite, Pulo di Altamura e Pulicchio di Gravina nella storia della filatelia italiana

Saranno distribuiti in 200mila esemplari di foglietti in tutta Italia, emessi dal Mise e stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Nella Giornata Europea dei Parchi nascono i francobolli dedicati ai tesori del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, primo Parco in Italia che vanta l’emissione di ben cinque carte-valori, nel sistema delle aree protette un unicum che accende i riflettori sul patrimonio geologico del territorio.

«Un prestigioso riconoscimento – dichiara Francesco Tarantini, presidente PNAM – che conferma il lavoro svolto finora nella promozione della geodiversità. Il Parco dell’Alta Murgia entra nella storia della filatelia italiana con cinque francobolli che ne celebrano i tesori più belli. Ringraziamo la Società Italiana di Geologia Ambientale per il contributo nella promozione dell’iniziativa e il Ministero dello Sviluppo Economico che l’ha convalidata a pieno. Per l’Alta Murgia è una fase di grande fermento scandita da progetti e iniziative di valorizzazione. Pochi giorni fa l’avvio dei lavori per la riqualifica delle Miniere di bauxite e oggi diventiamo il primo Parco con ben cinque francobolli. Andiamo avanti, per entrare nella rete mondiale dei Geoparchi Unesco.»

In distribuzione da oggi nelle Poste Italiane, ogni esemplare di foglietto raccoglie cinque francobolli pari a un milione di esemplari appartenenti alla serie tematica “Il Patrimonio naturale e paesaggistico”. Protagonisti i siti geologici più importanti del Parco: Cava Pontrelli per le oltre 25.000 orme di dinosauro che affondano in un ex giacimento calcareo, la Grotta di Lamalunga custode di un antico esemplare di Neanderthal, le Miniere di bauxite, patrimonio incantevole di archeologia industriale, il Pulo di Altamura e il Pulicchio di Gravina, due grandi doline che testimoniano la lunga erosione carsica che più ha caratterizzato l’Alta Murgia.

Cerimonia di presentazione e annullo filatelico si sono svolti nella sede del Parco di Gravina in Puglia. In apertura i messaggi di saluto del geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi che ha definito il Parco «il paradiso dei geologici e la natura intima della Puglia», Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e Aniello Aloia, coordinatore Nazionale dei Geoparchi Italiani. La conferenza ha visto gli interventi di Francesco Tarantini, presidente del Parco Nazionale Alta Murgia, Alessandra Todde, viceministro del Ministero dello Sviluppo Economico, Assuntela Messina, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio, assessore all’Ambiente, Urbanistica e Parchi della Regione Puglia, Antonio Decaro, presidente della Comunità del Parco Nazionale Alta Murgia, Pasquale Ragozzino, dirigente di Poste Italiane, Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi e Antonello Fiore, presidente di SIGEA.

Non a caso la cerimonia di emissione ha coinciso con la data del 24 maggio, la Giornata Europea dei Parchi promossa da Europarc Federation per ricordare l’importante ruolo delle aree protette e l’istituzione nel 1909 del primo Parco nazionale in Svezia. Respiro nei parchi, respiro dei parchi è il tema di quest’anno: un invito a ristabilire un contatto con la natura indebolito dai lunghi lockdown che hanno messo a dura prova le comunità.

La Puglia ha 2 parchi nazionali dei 24 in Italia, 20 regionali, 3 aree marine protette e 16 riserve statali, che svolgono funzioni ecosistemiche come la tutela degli habitat e l’assorbimento di CO2. I parchi italiani contano 820mila ettari tra boschi e foreste in cui ricadono numerosi siti protetti rientranti nella Rete Natura 2000. Il nostro Paese vanta un patrimonio di biodiversità tra i più significativi, con circa la metà delle specie vegetali e un terzo di quelle animali presenti in Europa. Tuttavia, flora e fauna stanno declinando progressivamente. Secondo Federparchi in Italia sono a rischio il 45% di animali vertebrati sulle 1.265 specie presenti, il 15% delle piante superiori, il 40% di quelle inferiori e il 30% dei principali ambienti naturali: dati allarmanti e collegati a inquinamento, deforestazioni e cambiamenti climatici. Il Parco dell’Alta Murgia è dimora di circa 1.500 specie, il 25% delle 6.000 censite in Italia, molte di queste al centro di progetti di conservazione per contrastarne la perdita.

«L'emissione di cinque francobolli sull’Alta Murgia – dichiara Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi – è un segno di grande attenzione verso il sistema delle aree protette ed è importante che avvenga oggi, nella Giornata Europea dei Parchi.  Le aree protette possono e devono svolgere un ruolo fondamentale per la ripresa dei territori e delle comunità, all'insegna di uno sviluppo sostenibile

I TESORI GEOLOGICI DEL PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA

  • CAVA PONTRELLI

Cava Pontrelli è un ex giacimento ad Altamura sulla cui superficie sono impresse oltre 25.000 impronte di dinosauro ben conservate. La scoperta risale al 1999. Una tale quantità di impronte, concentrata in un unico affioramento, fa di questo luogo uno dei siti con orme di dinosauro più importanti al mondo. Studi scientifici suggeriscono che furono impresse circa 85 milioni di anni fa sulle coste dell'antico oceano della Tetide.

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  • GROTTA DI LAMALUNGA

In un’area ad Altamura scolpita dal carsismo, Grotta di Lamalunga è celebre dal 1993 per la scoperta di resti scheletrici, scomposti e fossilizzati, dell’Uomo di Altamura, tra gli esemplari più antichi dell’Uomo di Neanderthal. Studi su un frammento osseo suggeriscono che trovò dimora tra 130.000 e 190.000 anni fa. Il reperto è incastonato nelle concrezioni calcaree di un cunicolo sotterraneo non accessibile al pubblico.

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  • MINIERE DI BAUXITE

Un giacimento calcareo scoperto nel 1935 e sfruttato tra gli anni Cinquanta e gli Ottanta per l’estrazione di minerali grezzi da cu si ricavava l’alluminio. Le Miniere di bauxite rappresentano una particolare forma di paesaggio antropico che sorge sul costone murgiano a Spinazzola, un patrimonio di archeologia industriale che attrae visitatori per le vivaci sfumature dei depositi di terra rossa.

  • PULO DI ALTAMURA

Una grande dolina da crollo, in Italia tra le forme più scenografiche del carsismo superficiale. Con un diametro di circa 700 metri e profondo 90, si caratterizza per la presenza di grotte che si aprono lungo le pareti. Studi scientifici rilevano che fu frequentato da ominidi tra il paleolitico e l’età del bronzo.

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  • PULICCHIO DI GRAVINA

Una dolina da crollo dall’alto potenziale scenografico, con forma regolare e impreziosita da un’ampia vegetazione di pini e conifere. Tra le più grandi cavità pugliesi modellate dal carsismo, il suo diametro misura circa 530 metri e raggiunge una profondità di 110. 

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