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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Un designer barese per il tour di Elisa: è l'ideatore dell'eco-villaggio che accompagna i concerti della cantante

A margine dei concerti della cantante triestina, il Green Village ospita musica, talk e incontri sul tema del cambiamento climatico, della pace e della giustizia sociale. Al suo interno anche la mostra Design for peace, dello stesso designer barese, che ospita luminarie pugliesi rivisitate e realizzate attraverso progetti di inclusione sociale e culturale

È il designer barese  Vittorio Palumbo  l'ideatore e direttore creativo del  Green Village , lo spazio sostenibile dedicato all'incontro delle comunità e ai temi della sostenibilità e della giustizia sociale che accompagna la cantante  Elisa  nel suo tour musicale italiano  dal futuro . Un viaggio partito lo scorso 27 maggio dall'Arena di Verona, dove la stessa artista triestina ha inaugurato quello che è stato ribattezzato l' Eco-Villaggio del tempo perso, realizzato nell'ambito di  Heroes Festival , il progetto di  music innovation di Hub Milano. Uno spazio dal concept poetico e interamente sostenibile, immaginato da Vittorio Palumbo come luogo di, dal tornare insieme “indietro nel futuro” e recuperare insieme tempo prezioso quale, passato ma ancora vivo e fertile, fatto di sperimentazioni, tentativi, sogni. Un tempo che tutti appartiene ea tutte, denso di promesse da mantenere insieme, perché il cambiamento sia possibile davvero.

E così, il Green Village nasce come un temporaneo luogo che traccia un itinerario tra i territori che saranno toccati dalla tournée della cantante, per  mettere insieme le comunità e dar spazio ai grandi temi del nostro tempo: il cambiamento climatico, la sostenibilità, l' inclusività, la giustizia sociale, la pace. All'interno, ci si può muovere tra mercatini bio, spazi gioco per infanzia, per talk e musica, laboratori verdi, piccoli palchi sostenibili, are in erba vera sulle quali stare a piedi nudi – come ama fare la stessa Elisa – o stesi a guardare il cielo, sedie a sdraio e tavolini e angoli ristoro. 

A margine dei concerti previsti dal calendario della tournée, ogni giorno il Green Village ospita voci, protagonisti, eventi, attraverso un  allestimento in legno frutto di lavoro artigiano sostenibile inclusivo , per la realizzazione del quale Vittorio Palumbo si è avvalso della collaborazione del laboratorio veronese  Reverse IN : un progetto di economia carceraria che da anni è gestito all'interno della Casa Circondariale di Verona e attraverso il quale vengono formate e assunte persone in stato detentivo.

E ancora, all'interno del villaggio è possibile visitare la  mostra diffusa  Design for peace , ideata e realizzata dallo stesso artista e innovatore sociale pugliese, che propone  un itinerario di luminarie in legno tipiche delle feste patronali pugliesi , ma in chiave rivisitata: grandi fiori che invitano alla gentilezza e alla non violenza, simboli di pace da contro le armi; maschere luminose afro-pugliesi ottenute e costruite con migranti e richiedenti asilo; elementi ludici in legno e luce che riproducono quelli delle giostre luminose di cavalli di Luci e Suoni d'artista di Ruvo di Puglia.

“Tutto si ispira alle infinite contaminazioni creative e culturali del nostro tempo – spiega  Vittorio Palumbo – e racconta delle capacità diffusa di abitare poeticamente il mondo da parte delle tante comunità locali in giro l'Italia che del mondo si cura meglio per tornare a costruire un futuro, insieme, adesso. La pace – prosegue – è una pratica artigiana da e agire quotidianamente e in questa dinamica il design e l'arte hanno il compito e la responsabilità etica e politica di aprirsi sociale ai territori e di progettare processi creativi e sostenibili di inclusione e di giustizia sociale , e quindi di pace, nei quali il prodotto finale sia il frutto collettivo della partecipazione attiva delle persone di ogni provenienza, estrazione sociale e culturale, non solo nella progettazione ma anche nella produzione delle opere stesse”. 

Le opere esposte nella mostra diffusa  Design for peace  sono una piccola sintesi di alcuni dei progetti e dei processi realizzati da Palumbo nel sud Italia negli ultimi anni con il coinvolgimento attivo delle comunità locali. Un invito gentile e luminoso ai designer, agli artisti, al mondo delle produzioni culturali a stare con le persone, a costruire con loro una nuova estetica collettiva, scenari urbani poetici, politici e sostenibili di pace in grado di tenere insieme i sogni di ciascuno e ridisegnare, così, un Ritorno al futuro per tutti e tutte, nessuno escluso. 

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