Avete mai pensato a come sia a volte ambiguo il nostro linguaggio? Sì perchè se ci pensate bene usiamo parole il cui significato a seconda dei contesti può indicare una determinata cosa e in altri indicarne una totalmente diversa e contraria. Questo fenomeno linguistico si chiama 'Enantiosemia'.

Che cos’è l’enantiosemia?L'Enantiosemia riguarda parole che assumono diverse interpretazioni a seconda delle situazioni. Se dovessimo fare un esempio allora possiamo pensare al verbo “accettare”: può significare 'accettare, gradire qualcosa' oppure 'tagliare, colpire con l'accetta'.

Anche il verbo tirare può significare sia lanciare (esempio: tirare un sasso) sia attrarre a sé (esempio: tirare a sé il tavolo). Potremmo scriverne altre, ne esistono diverse: ad esempio: spolverare significa sia toglier la polvere (spolverare un mobile) sia mettere la polvere (spolverare dello zucchero a velo o del cacao sul dolce)

Ma perchè il nostro linguaggio a volte potrebbe sembrare così confusionario? Anziché stabilire una modalità di comunicazione univoca fra le persone crea uno stravolgimento di significati?
Questo perchè le parole che utilizziamo vengono utilizzate in contesti diversi e anche se parliamo di realtà la natura delle parole utilizzate è astratta.

Vediamo alcuni di questi vocaboli:

Sbarrare: aprire ('sbarrare gli occhi') e chiudere ('sbarrare la porta')
Storia: racconto vero ('La Storia') o racconto mendace (la storia di Biancaneve e i sette nani)
Pauroso: chi ha paura e chi incute paura
Feriale: lavorativo (giorni feriali, opposti ai festivi), ma anche di vacanza (periodo feriale, cioè delle ferie)
Ospite: chi ospita e chi è ospitato
Affittare: dare e prendere in affitto
Cacciare: allontanare o inseguire

Ne conoscete altri?