Ermal Meta e Gio Evan a Sanremo: i due cantanti baresi in gara nella seconda serata del Festival
La Puglia rappresentata da due grandi cantautori in gara questa sera
Ieri 2 marzo si è inaugurata la 71esima edizione del Festival di Sanremo in scena al Teatro Ariston in onda su Rai 1 e in Eurovisione. Un Deodato commosso ha aperto il festival con le parole della sua canzone 'Fai rumore', vincitrice della scorsa edizione, riempiendo il vuoto insolito dell'Ariston. Tra gag e risate dei due conduttori Amadeus e Fiorello, la parola è poi passata alla musica e allo spettacolo. Hanno iniziato a sfidarsi diversi Big per la gara tradizionale e giovani cantanti per la sezione Nuove Proposte.
Tra i cantanti della seconda serata in onda questa sera, mercoledì 3 marzo, spiccano due big baresi, Ermal Meta con 'Un milione di cose da dirti' e Gio Evan con 'Arnica'. Da non perdere anche Malika Ayane che torna a Sanremo dopo 6 anni, in gara tra i Big, con 'Ti piaci così', brano scritto e composto in collaborazione con Pacifico, Rocco Rampino e la compositrice barese Alessandra Flora, presente per la seconda volta a Sanremo sempre con Malika.
Ermal Meta, cantautore di origine albanese torna all'Ariston per la quarta volta. 'Un milione di cose da dirti' - come si legge su Today.it - è una canzone d'amore scritta da lui e con la musica di Roberto Cardelli, dal sound essenziale, che parla di un sentimento sofferto. Pochi accordi per raccontare qualcosa di personale ma capace di risuonare anche a livello universale.
La sua prima volta all'Ariston, Gio Evan 'l’artista più indecifrabile del Festival, un vero giocoliere delle parole' come lo definisce Amadeus. Giovanni Evani Giancaspro, questo il suo vero nome, è davvero un artista poliedrico, cantautore e poeta, molfettese e con una montagna di capelli ricci in testa. Un cittadino del mondo, anche forse un po mistico è stato ribattezzato come 'Gio Evan' da un Hopi, abitante di una popolazione indigena dell' Argentina, durante uno dei suoi viaggi in bicicletta in giro per il mondo. Il titolo 'Arnica'- come si legge su Today.it - è una metafora che racchiude il senso della canzone: come l'arnica può curare i traumi fisici, così il brano scritto da Gio Evan può alleviare i traumi dell'anima.