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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Il 5G provoca il Covid e facilita lo spionaggio: tutte le fake news sulla nuova tecnologia

SOStariffe.it, nel suo ultimo osservatorio, si è voluto concentrare sui falsi miti diffusi sulla rete 5G

Nel nostro Paese è l'era del 5G. Quando sono arrivati i primi smartphone, in grado di sfruttare la nuova rete mobile, come spesso succede, accanto all’entusiasmo nei confronti di questa novità, hanno fatto seguito una serie di preoccupazioni sui possibili rischi di questa nuova tecnologia.

La storia della tecnologia 5G

Nel giro di poco tempo, tali preoccupazioni si sono tramutate in veri e propri falsi miti. SOStariffe.it ha individuato 5 fake news che circolano ancora oggi in merito al 5G.

La tecnologia analogica 1G rendeva possibile la comunicazione tra due soggetti grazie a uno scanner di frequenze radio. Si è poi passati al digitale e il 2G ha permesso alle frequenze radio di diventare più sicure, introducendo l'invio degli SMS e la possibilità di scambiare dati in download fino a 250 Kbps.

Il 3G ha portato al download di siti, e-mail e messaggi istantanei, si sono diffusi i social network grazie ad un notevole incremento della velocità di connessione che ha raggiunto, successivamente, valori ancora più elevati con l’arrivo del 4G.

Dal punto di vista elettromagnetico, il 5G non è diverso dalle altre generazioni di sistemi cellulari, in particolare tutti quelli dal 2G al 4G, ma si tratta di un ulteriore salto in avanti, che consentirà lo sviluppo di nuovi servizi, ancora più innovativi che porteranno allo sviluppo della telemedicina, delle auto a guida autonoma, del remote work, della didattica a distanza e di tutti gli scenari applicativi che richiedono velocità elevate di trasmissione, grande quantità di dati e tempi di risposta immediati.

Sul fronte della prevenzione, l’Italia già con il D.M. 381/98 ha applicato un ulteriore fattore di cautela rispetto a quanto suggerito dall’Europa, abbassando il livello massimo a cui si può essere sottoposti nelle proprie abitazioni a 6 V/m, rispetto ai 61 V/m equivalenti, ad esempio, che l’Europa ritiene cautelativi per l’esposizione alla frequenza del 3,7 GHz del 5G. La ricerca scientifica, pertanto, continua e continuerà a monitorare costantemente gli effetti sulla salute del 5G.

Le fake news sul 5G

SOStariffe.it, nel suo ultimo osservatorio, si è voluto concentrare sui falsi miti diffusi sulla rete 5G. Qui di seguito trovate i 5 falsi miti da sfatare selezionati da Sostariffe.it.

1) Il 5G ha effetti negativi sulla salute

La frequenza della rete 5G è indubbiamente più elevata rispetto a quella della rete 4G. A questo proposito è bene ricordare che se è vero che al crescere delle frequenze aumentano anche le onde, e dunque il livello di esposizione, cresce al contempo anche la banda che stabilizza il segnale e riduce i rischi.

In pratica, come ribadito dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, i campi elettromagnetici ai quali saremo esposti saranno sì più forti, ma non provocheranno danni agli esseri umani.

Non è dunque vero che aumenterà il rischio di sviluppare dei tumori, in quanto la rete 5G ha capacità ridotte di attraversare le barriere solide, tra le quali rientra anche il nostro corpo.

2) Il 5G provoca la morte dei volatili

Un altro falso mito che ha avuto grande eco in rete è stato legato al caricamento di un video su YouTube nel quale veniva mostrata la moria di un gran numero di volatili nei Paesi Bassi.

Le voci diffuse facevano ricadere la colpa sulla presenza della tecnologia 5G e sul fatto che era stato svolto un esperimento al fine di verificare quale fosse l’estensione della nuova tecnologia.

In realtà, si è trattato di una fake news diffusa da gruppi di complottisti. Nel momento in cui furono effettuate tali riprese, infatti, nell’area non erano presenti stazioni di prova delle reti 5G.

3) Il 5G facilita lo spionaggio

Altre voci di corridoio senza fondamento, che sono state purtroppo amplificate dalla potenza della rete, hanno diffuso la convinzione che il 5G sarà in grado di violare i più rigidi protocolli di sicurezza e di favorire gli attacchi cyber.

La situazione reale è ben diversa in quanto, dato che la tecnologia 5G permette di abbassare i tempi di latenza, riducendo il tempo che intercorre tra l’invio e la ricezione di un segnale, sarà più complicato riuscire a intercettarlo e a infettarlo con un malware.

4) Il 5G non migliora le prestazioni di rete

Si vocifera, oltre a quanto esposto fin qui, che il 5G non porterà davvero vantaggi in termini di miglioramento delle prestazioni di rete per gli utenti: anche in questo caso, si tratta di una convinzione errata.

La rete 5G permetterà, infatti, di migliorare l’esperienza utente, per esempio nella visione di contenuti video in streaming, ma anche di risolvere i problemi di congestione del traffico dati in luoghi quali autobus, treni, stazioni, stadi, mezzi privati in movimento.

In aggiunta, sono molti gli utenti disposti a pagare anche qualcosa in più per un’offerta 5G se in cambio potranno avere una maggiore velocità, servizi innovativi e una rete sicura, che non esponga al possibile furto di dati online.

5) Il 5G ha provocato il coronavirus

Uno dei falsi miti più fantasiosi, che è riuscito in qualche modo a raccogliere una serie di proseliti, è quello in base al qual la rete 5G sarebbe stata utilizzata per la diffusione del coronavirus nel mondo. Si tratta di mere cospirazioni, prive di qualsiasi fondamento scientifico, che trovano terreno fertile in un periodo storico caratterizzato dal crollo di tante certezze. Il 5G nasce per facilitare la vita dei consumatori, non per minacciarla.

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