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“L’istruzione è libertà”, cinque donne in condizioni di vulnerabilità prendono in mano la loro vita ripartendo dai banchi di scuola

Alcune donne del condominio sociale di Triggiano dall’Ifa Italia Aps tornano tra i banchi di scuola. Tra loro anche una donna di 72 anni

Cinque donne, con età e storie diverse, che riprendono in mano la loro vita ripartendo dai banchi di scuola. Perché “l’istruzione è libertà”: ne è convinto il presidente dell’Ifa Italia Aps Cristiano di Corato che, dopo aver inaugurato lo scorso marzo a Triggiano – nell’ambito del progetto Home for Good – il nuovo condominio sociale dedicato a donne vulnerabili (sole, senza dimora, vittime di tratta o discriminazione e con problemi socio-sanitari), pensa allo step successivo del progetto.

“Il primo passo verso una nuova socialità è la presa di coscienza delle proprie potenzialità – continua Di Corato -. Ecco perché, per alcune delle donne seguite nella nostra casa di accoglienza, abbiamo pensato ad una ripartenza tra i banchi di scuola. Saranno percorsi didattici creati ad hoc per ciascuna di loro e che tengano conto delle personali storie e peculiarità. Percorsi condivisi con le dirette protagoniste che, ad oggi, si dichiarano entusiaste del progetto”.

Si riparte dunque con corsi serali. Tra le donne che riprenderanno in mano i libri scolastici, anche una donna di 72 anni, vittima di sfratto.

Attualmente, nei mini-appartamenti creati all’interno dell’immobile di pregio nel centro di Triggiano riconvertito in condominio sociale, alloggiano sei donne. “A soli pochi mesi dalla sua inaugurazione abbiamo raggiunto la capienza massima della struttura – continua il presidente dell’Ifa Italia Aps –. Questo dato non ci lascia tranquilli: è sintomatico di un fenomeno in crescita. Le donne in condizioni di vulnerabilità necessitano non solo di un ambiente che le accolga, ma di percorsi dedicati che permettano loro un equilibrato ritorno nella società”.

Ad oggi sono nove in tutto le donne che sono state ospitate nel nuovo condominio sociale: dalla sua inaugurazione si sono succedute all’interno della struttura donne provenienti dall’Iran, dalla Germania, dalla Finlandia e dalla Repubblica Dominicana. “La nostra moderatrice linguistica, nonché operatrice, è della Georgia”, conclude di Corato.

Il progetto Home for Good, nato a seguito del protocollo d’intesa siglato lo scorso 21 gennaio tra l’assessorato al Welfare del Comune di Bari e la Aps International Fundraiser Association, mira ad accogliere donne sole e con trascorsi difficili in un ambiente più familiare possibile.

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