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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A Bitonto riaffiorano le tracce della storia: ritrovate antiche tombe e strutture murarie di edifici domestici

Lo scavo archeologico ha consentito di individuare residuali testimonianze di epoca protostorica, ma i rinvenimenti più significativi rimandano a tracce di viabilità, strutture murarie - verosimilmente legate a edifici domestici - e sepolture che si estendono in un ampio arco cronologico, ossia dall’età classico-ellenistica a quelle più recenti

A seguito del rinvenimento di una tomba ellenistica in Piazza Caduti del Terrorismo a Bitonto, avvenuto la scorsa primavera nell’ambito dei lavori di riqualificazione urbanistica da parte del Comune, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, valutata la notevole consistenza del deposito archeologico, ha effettuato nei mesi di settembre e ottobre 2021 attività di ricerca attraverso un finanziamento diretto denominato “Intervento urgente ed improrogabile di scavo archeologico di tombe rinvenute nel corso dei lavori di realizzazione della rete fognaria in piazza Caduti del Terrorismo”, affidato all’impresa barese De Marco S.r.l.

Le indagini, condotte in un contesto urbano pluristratificato, hanno fornito dati di fondamentale importanza per la conoscenza delle modalità insediative che caratterizzano questa porzione della città di Bitonto che, come è noto, è stata interessata da una frequentazione senza soluzione di continuità dai tempi più remoti sino ai giorni nostri.

Lo scavo archeologico ha consentito di individuare residuali testimonianze di epoca protostorica, ma i rinvenimenti più significativi rimandano a tracce di viabilità, strutture murarie - verosimilmente legate a edifici domestici - e sepolture che si estendono in un ampio arco cronologico, ossia dall’età classico-ellenistica a quelle più recenti.

Ad eccezione delle tombe, documentate pressoché integre, le altre strutture edilizie, come spesso si registra in contesti urbani a continuità di vita, risentono nel loro grado di conservazione di scavi e rinterri di età moderna e contemporanea. In particolar modo, la fase di frequentazione riferibile all’epoca medievale attesterebbe la presenza in quest’area di edifici rurali extra moenia, che potrebbero essere messi in relazione alla vicina chiesa di San Valentino, al tracciato forte e persistente dell’antica Via Traiana e alla presunta Porta Robustina, quindi al tracciato della cinta muraria medievale della città di Bitonto.

Per quanto concerne le strutture funerarie, pressoché integre e dotate di corredi di significativo interesse, è stata prevista già in fase di scavo la presenza di un antropologo fisico in modo da ricostruire le pratiche legate alla deposizione dei defunti, al rito adottato e ai profili biologici degli individui. Ad eccezione di due semplici sepolture terragne di infanti prive di corredo e inquadrabili in epoca medievale, sono state riportate alla luce n. 4 tombe ellenistiche, di cui una scavata nel banco roccioso, due del tipo con muretti lapidei perimetrali e un’ultima del tipo a fossa terragna. 

Gli inumati, rinvenuti in giacitura primaria, erano stati deposti in posizione rannicchiata o semi-rannicchiata sul fianco destro con gli arti superiori flessi sul bacino o sul torace e quelli inferiori flessi verso destra. Dal punto di vista biologico, l’analisi preliminare ha evidenziato una distribuzione degli individui nella classe dei subadulti, con un’incidenza di mortalità tra i 3 ed i 10 anni d’età; in un solo caso l’individuo aveva tra i 12 ed i 25 anni. Nonostante il discreto stato di conservazione dei resti osteologici, la determinazione del sesso ha rilevato la presenza di un soggetto maschile, in due casi femminile e in un solo caso non è stato possibile determinare il sesso.

Vista la conclusione delle attività di scavo archeologico e di ripristino del manto stradale, i reperti sono ad oggi conservati presso i Laboratori di Restauro Archeologico e di Antropologia Fisica della Soprintendenza, dove verranno sottoposti ad attività di conservazione, conoscenza e fruizione pubblica.

Nella giornata di venerdì 5 novembre 2021 la Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Bari intende condividere con i cittadini e gli interessati le risultanze delle indagini archeologiche attraverso una programma di visite al cantiere guidate dai funzionari dell’Ufficio e dai professionisti dell’impresa De Marco Srl.

Sono stati pertanto previsti turni di visita contingentati e con prenotazione obbligatoria visionabili al link : https://www.facebook.com/Soprintendenza-Abap-per-la-città-metropolitana-di-Bari-111430303879790

In ragione delle attuali disposizioni volte alla prevenzione del COVID-19 si rammenta che è obbligatoria la prenotazione, così come il possesso di green pass nel rispetto del DL 127/2021.

Prima dell'evento saranno effettuati i controlli della documentazione e la rilevazione della temperatura. Per accedere è obbligatorio l’uso delle mascherina e il rispetto della normativa.

Per informazioni: palazzo.simi@beniculturali.it

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