Servizio 'drive in' per i tamponi al Cto: ma siamo al Polo Nord o in Italia?
Questa mattina presso il drive in del CTO, per "l'esecuzione all'interno" del test Covid. All'esterno la temperatura , segnava 3 gradi. Dalla foto si evince bene la presenza anche di "non adulti" e "donne" . L'esterno è ben alberato, e rende l'attesa ancora più fredda di quella prevista. Voglio precisare che al tampone si sono presentati persone "infette e potenzialmente infette" Già la temperatura rigida non ha reso l'attesa piacevole, come anche l'attesa in fila, per fortuna e grazie a un filo di sole, ci si è riusciti a trovare un po di calore, visto che quello organizzativo langue. Eppure non sono tanti, coloro in attesa, possibile che non si sia riusciti a trovare un riparo più idoneo all'interno? Possibile che il Direttore del servizio prevenzioni può non saperne nulla? Il tutto accade sotto i suoi occhi. "Se non sbaglio quel luogo, è il palazzo dove lui ci lavora". A me personalmente ma soprattutto a chi è costretto a situazioni del genere, pare indecente se non irrispettoso della condizione degli utenti, eseguire i test in queste condizioni. L'assessore alla Sanità, dottor Lopalco, è a conoscenza di situazioni del genere? Non sarebbe stato opportuno appoggiarsi presso il nuovo ospedale della fiera, li a due passi e certamente più accogliente almeno in queste giornate? Possibile che ad un anno dall'inizio della pandemia, si debba assistere ancora a tutta questa disorganizzazione? Non è possibile. Non è possibile.