Nonno Vincenzo e il pronto soccorso
https://it.wikipedia.org/wiki/Pronto_soccorso
"Pronto soccorso" che bella invenzione, quante volte avremmo voluto nella vita un aiuto, ma non semplicemente un aiuto, ma proprio un aiuto immediato. Chi lo ha inventato avrà colto l'essenza della precarietà umana e ne avrà dedotto che tutto quello di cui abbiamo bisogno è un "Pronto Soccorso o forse meglio un soccorso Pronto, Immediato". Concentratevi per il momento sul "Pronto"
Ci sono andato ad un Pronto Soccorso, purtroppo recentemente, per accompagnare mio Nonno in compagnia di sua figlia che poi è anche mia madre.
Ho trovato tanta competenza e tanta umanità, l'umanità di chi, come te, è in attesa di un aiuto, l'umanità degli infermieri che ti accolgono con gentilezza ma con la razionalità di chi deve valutare, in tempi brevi ed efficienti, chi ha più bisogno delle esigue, in termini quantitativi e non qualitativi, risorse.
Forse prima però sarebbe meglio parlare di come si arriva ad un pronto soccorso, ci sono andato venerdì 17/06/2014, le date e i tempi in un PRONTO Soccorso, sono necessariamente importanti. Sarà ancora fresco nella vostra memoria, spero, il nubifragio registratosi martedì 17, il medico di base di mio nonno ci ha comunicato che c'era assoluta necessità di un ricovero per valutare nei tempi più rapidi possibili se la situazione era gravissima o grave. Potevamo scegliere se aspettare mercoledì 18 o andarci il martedì 17 alle 19.00 e NOI abbiamo scelto il nubifragio.
Sono di Bari e del mio Municipio conosco tutte le strade ma prendo la statale e imbocco l'uscita Picone -Policlinico, considerato che Bari con la pioggia è una trappola! Lungo la strada per il Policlinico un sottopasso che durante la pioggia, essendo stato costruito da poco, non si allaghi e non debba essere chiuso da due auto della Polizia Municipale, ci starebbe proprio bene.
Forse, in caso di pioggia, sarebbe meglio prendere l'uscita successiva, quella dell'IPERCOOP, per intenderci e poi proseguire dritto verso il passaggio a livello, prendere il tombino scoperchiato dalle abbondanti piogge, rovinare l'ammortizzatore destro anteriore e girare a destra poco prima del passaggio a livello, la strade dell 'ex Renoir, e poi uscire proprio dopo il famoso SOTTOPASSO, quello non allagato o forse si..., e di corsa arrivare al Policlinico.
Sarebbe meglio, però, che chi non è di Bari e chi non è del mio Municipio e chi non conosce le strade come le conosco io AVESSE le giuste indicazioni per arrivare ad un PRONTO Soccorso.
Siamo arrivati al pronto soccorso dall'infermiere gentile e competente, di cui sopra, ci assegna un codice verde, fortunatamente, al momento, le condizioni generali, di mio nonno non erano e tuttora, non sono ora preoccupanti. Fortunatamente, non c'è molta gente anche con un codice verde non aspetterete molto, ci rassicura così mostrando un attenzione particolare verso un simpatico vecchietto. In effetti per una persona di 93, dico bene Novantatré anni, aspettare su una sedia a rotelle anche solo un paio d'ore è devastante.
Passano le prime due ore e chiedo ad una mia amica, grazie Faretta, di venire a prendere mia madre che ha 67 anni ed ha due ginocchia con una sacco di problemi, dovrebbe ricevere lei assistenza non prestarla a qualcun'altro, finanche il papà.
Alle 23/23.30 c.a (sui tempi, da ora in poi, non riesco più ad essere così preciso) arriviamo nella sala del Medico, per brevità non vi descrivo tutto quello che è successo nel frattempo. Devo essere sincero non ero particolarmente ben disposto nei suoi confronti, far aspettare tre ore un uomo di 93 anni venuto al pronto soccorso durante un nubifragio non mi sembrava in linea con il giuramento di Ippocrate.
Mi sbagliavo, questa Signora, spero non si offenda ma essere Signori nella mia scala di valori è più importante di essere Medici, beh questa Signora con l'assistenza di un solo infermiere si occupava di dare la giusta assistenza e attenzione ad ogni singolo paziente secondo l'ordine e le necessità del caso riuscendo a sfruttare al massimo i tempi morti tra un intervento e un' altro, non dimenticandosi di dispensare un sorriso e di essere inflessibile con chi non era altrettanto efficiente.
Mio nonno fa tutte le analisi preliminari del caso ed una radiografia, nel frattempo saranno le 2/2.30 del 18 giugno 2014 e mio nonno inizia un po' ad innervosirsi, siamo li dalle 20.30 sono le 2 del giorno dopo, su una sedia a rotelle, sbattuto da un padiglione all'altro, magari ha pure ragione ad inveire contro la struttura i medici, gli infermieri e non so chi altro, con un po' di pazienza e la solidarietà dei vicini di PRONTO Soccorso riusciamo ad arrivare all'ambulanza che lo porterà in reparto :D :D alle ore 4.00 del mattino del 18 GIUGNO del 2014 :( :(
Portiamo in ambulanza un 93 enne che dopo 7 ore su una sedia a rotelle in un ambiente angusto e per niente sterile, alle 4:00 del mattino avrà anche diritto se non dovere di essere un po' nervoso, chiaramente facciamo salire il nipote per cercare di farlo viaggiare (viaggiare in autoambulanza da un reparto ad un altro, solo a Bari succede) più sereno. Non si puo! !
Ci sarà quindi tutta l'assistenza di cui un anziano avrà bisogno in autoambulanza e non ci sarà nessun rischio che cada, no perché se tu fai presente che se cade, senza assistenza, eserciterai un tuo diritto e li denuncerai alla Procura della Repubblica, loro non lo fanno viaggiare più seduto ad uno dei sedili dell'autoambulanza, cosa che avviene normalmente, ma ti dicono che lo metteranno sulla barella, immagino che lo legheranno, sempre per essere più sicuri.
Esiste una parola magica in tutti gli ambiti, specialmente in quelli con forti rischi per la salute, no non è il nome del politico di turno, ma è CARABINIERI. Ho accompagnato in autoambulanza mio nonno in reparto che era seduto ad uno dei sedili del mezzo.
Ringrazio ancora l'Arma per il solo fatto di esserci.
EMATOLOGIA = GRAZIE non ha senso citare ore e persone in questo caso ma semplicemente ringraziare tutti, o.s.s., infermieri e medici ed essere orgoglioso che al Policlinico ci sia un reparto come questo, con queste competenze, questa professionalità ma soprattutto con questa gentilezza e umanità, queste si, mi hanno fatto pensare al famoso giuramento di IPPOCRATE che anche un ignorante come me conosce e che tutti quelli che operano in ambito sanitario dovrebbero conoscere a memoria e farlo proprio ogni giorno in ogni santo momento.
PRONTO SOCCORSO = Soccorso tanto ma di PRONTO Niente.
Vincenzo Stante
Ps Mio nonno l'avrebbe scritta un milione di volte meglio io ho fatto quello che posso.