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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il documentario 'Vernissage' girato a Bari vince il concorso principale Bei Doc del 39° Bellaria Film Festival

Il documentario del barese Fabrizio Bellomo girato con adolescenti del quartiere San Paolo di Bari è stato premiato tra i 27 film in concorso alla 39ma edizione del Bellaria Film Festival. LA cerimonia di premiazione con Pupi Avati e Silvio Orlando

Ha vinto il concorso principale Bei Doc del 39° Bellaria Film Festival il documentario Vernissage del barese Fabrizio Bellomo, racconto di una giornata estiva trascorsa in periferia interamente girato con adolescenti del quartiere San Paolo di Bari.

È la storia di un gruppo di giovani, quattro ragazze e quattro ragazzi, che in una giornata bollente di luglio si muove dall’estrema periferia di Bari verso il mare, lungo la costa postindustriale fatta di stabilimenti balneari abbandonati e ruderi dimenticati. Una gita al mare, dal mattino al tramonto, vissuta con il passo cristallino della loro età, tra balletti su TikTok e palleggi, nuotate e canzoni, si trasformerà in un momento di scoperta. La villa di un pittore scomparso decenni fa, anch’essa desolatamente abbandonata, diventerà luogo inatteso di un dialogo possibile, di una restituzione sorprendente.

La motivazione del premio: “Per lo stile fresco e allo stesso tempo radicale nel seguire un gruppo di ragazzini che reinventa uno spazio degradato con creatività e inventiva, e per il ritmo lento ed empatico che accompagna lo spettatore a conoscere la realtà difficile di giovani coinvolti in un progetto sociale e cinematografico”.

Presentato in anteprima nazionale, Vernissage è l'esito di un laboratorio di cinema, dal titolo "Facciamo un film", organizzato dalla cooperativa sociale I bambini di Truffaut, diretta da Giancarlo Visitilli, nell'ambito del programma della Rete civica urbana "Kilim" San Paolo-Stanic-Villaggio del lavoratore.

È stato tra i 27 film in concorso alla 39ma edizione del Bellaria Film Festival, la storica kermesse cinematografica dedicata al documentario indipendente, che si è tenuta dal 22 al 26 settembre 2021 a Bellaria-Igea Marina (RN) sotto la direzione artistica di Marcello Corvino, e che si è chiusa ieri con 4000 presenze e 2000 visualizzazioni online dei film sulla piattaforma Doc a Casa. I lavori ammessi al festival sono stati focalizzati sui princìpi promossi dall’articolo IX della Costituzione Italiana (“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”).

PREMIO ALLA CARRIERA A PUPI AVATI E “UNA VITA DA FILM” A SILVIO ORLANDO

Nella cerimonia conclusiva di ieri sera, il Bellaria Film Festival ha assegnato il Premio alla Carriera a Pupi Avati, tra i registi che più si sono distinti per un percorso autoriale importante, dal cinema di genere a commedie dallo stile molto personale. Ha ricevuto il riconoscimento da Elisabetta Sgarbi, intervenuta anche in occasione della proiezione dell’ultimo film del regista emiliano Lei mi parla ancora, tratto dal romanzo autobiografico del papà Giuseppe Sgarbi.

Premio “Una vita da film” assegnato a Silvio Orlando, uno degli interpreti più amati e rappresentativi del cinema italiano contemporaneo molto legato ad Avati, il quale ha ricordato con affetto la nascita della loro amicizia: “Il rapporto con Silvio all’inizio è stato complesso, perché era sospettoso nei miei confronti. Poi, ha capito la mia sincerità ed è nato un rapporto meraviglioso”.

GLI ALTRI PREMIATI DEL 39BFF

Per la sezione Bei Young Doc (documentaristi under 30) ha vinto Africa bianca di Filippo Foscarini e Marta Violante, mentre le menzioni speciali sono state assegnate a Le storie che saremo

di Daniele Atzeni, Marco Bertozzi, Claudio Casazza, Giulia Cosentino, Irene Dionisio, Martina Melilli, Matteo Zadra, e Street Game (Uliczna gra) del polacco Pawel Fabianek.

Menzione Speciale “Pari Opportunità”, per il film che valorizzano le tematiche sociali, al doc Detenute fuori dall'ombra di Licia Ugo, mentre il Premio Luis Bacalov per la migliore colonna sonora è stato assegnato dal pubblico a The Titan Suite (Suita Titan) di Medicine Madison.

LA GIURIA

I documentari sono stati valutati dalla giuria internazionale presieduta da Moni Ovadia. Con lui, Giacomo Manzoli, Direttore del Dipartimento delle Arti, Alma Mater Studiorum all’Università di Bologna; Enza Negroni, regista e sceneggiatrice, presidente dell’Associazione Documentaristi Emilia-Romagna; Kati Juruus, direttrice artistica di DocPoint - Festival del Documentario di Helsinki; Elise Jalladeau, Direttrice Generale del Festival del Cinema Internazionale e Festival del Documentario di Salonicco.

PARTNER

Bellaria Film Festival è organizzato dalla Cooperativa “Le Macchine Celibi”, con la direzione artistica di Marcello Corvino. È promosso e sostenuto da Regione Emilia-Romagna, Comune di Bellaria-Igea Marina, RomagnaBanca, in collaborazione con Emilia-Romagna Film Commission, Associazione Documentaristi dell’Emilia-Romagna, Approdi, FilmFreeway, ARCA – Rete culturale di Bellaria Igea Marina, e il patrocinio di UNIBO Università di Bologna Alma Mater Studiorum.

Media partner sono TGR Rai e SKY Arte. Altri partner sono: CNA - Cinema e Audiovisivo, DocPoint- Festival del Documentario di Helsinki, Festival del Documentario di Salonicco, Teatro Astra di Bellaria-Igea Marina, Biblioteca Panzini di Bellaria-Igea Marina, Doc.it – Associazione Documentaristi Italiani, Hotel Gambrinus, Hotel Pozzi, Fondazione Verdeblu, Associazione Isola dei Platani. Partner Tecnici: Zelig Convention Technology e agenzia NFC.

www.bellariafilmfestival.org

FABRIZIO BELLOMO (Bari 1982), lavora modellando materiali d’archivio, con il video e attraverso installazioni pubbliche. I suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive (Biennale di Architettura di Venezia 2018, Macro di Roma, Triennale di Milano, KCB di Belgrado), attraverso diversi progetti pubblici commissionati (MuFoCo Museo della Fotografia Contemporanea Milano e ICCD Istituto Centrale per la Catalogazione e la Documentazione Roma), film festival (38 Torino Film Festival, 34e Cinemed – festival international du cinéma méditerranéen de Montpellier, 55 Festival dei Popoli). Alcune sue opere sono parte di saggi internazionali, fra cui: The Body of Solidarity: Heritage, Memory, and Materiality in Post-Industrial Italy in Comparative Studies in Society and History, Cambridge University Press – Cambridge (2017) e Luogo e identità nella fotografia italiana contemporanea, Einaudi, Torino (2013). Ha curato diverse rassegne video per varie istituzioni (Prosecco e pop corn, Apulia Film Commission Bari e Chi è veloce si fa male, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli Milano).

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