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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Screening al colon retto: cosa sapere

I campanelli d'allarme sono dimagrimento precoce, la comparsa evidente di sangue nelle feci e la stitichezza a fasi alterne

Il tumore del colon retto è la seconda neoplasia per frequenza con un'incidenza di 50-70 nuovi casi per anno per 100.000 abitanti con un incremento della frequenza correlata all'avanzare dell'età e sostanzialmente indipendente dal genere.

Fortunatamente è stato istituito un programma di prevenzione nazionale a cui la Regione Puglia ha aderito, prevedendo un progetto di screening gratuito per tutti i soggetti di età compresa tra i 50 e i 69 anni compiuti.

L’Asl di Bari ha attivato ormai da tempo gli inviti per aderire al programma di screening che è articolato in tre livelli:  il primo prevede l’invio di una lettera a casa dell’utente, con l’invito a recarsi nella farmacia più vicina per ritirare il kit necessario ad eseguire l’esame delle feci con ricerca di sangue occulto. Una volta raccolto il campione, è sufficiente riconsegnarlo alla stessa farmacia.

Il secondo livello consiste in un esame di approfondimento con una colonscopia, nei casi di positività del test di screening. Terzo e ultimo livello è quello oncologico chirurgico, riservato ai pazienti con riscontro endoscopico di neoplasia (ad oggi circa il 4% della popolazione sottoposta a colonscopia per screening presenta una neoplasia). Nel caso in cui, invece, il test del sangue occulto risulti negativo, l’esame sarà ripetuto ogni 2 anni.

Come spiega il Dottor Alessandro Azzarone, Responsabile della U.O.S.V.D. Screening CCR Endoscopia Digestiva (SCRED) Asl Bari, “Questo screening, a differenza di altri, permette, non solo di effettuare una diagnosi precoce, ma addirittura di evitare che la neoplasia possa avere inizio. Infatti durante l'esame endoscopico si possono individuare  e quindi rimuovere endoscopicamente  i precursori del tumore, ossia i polipi adenomatosi, impedendo così la loro cancerizzazione” e aggiunge “lo screening è rivolto ad una popolazione asintomatica compresa tra i 50 e 69 anni, ma bisogna comunque prestare attenzione a segni d'allarme quali la presenza di sangue nelle feci, il calo ponderale e la comparsa di stitichezza ; la presenza di tali segni deve, a prescindere dall'età, suggerire un approfondimento diagnostico”.


Per qualsiasi chiarimento o informazione si potrà consultare il sito della Asl di Bari.

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