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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Camplone: "A Salerno non sarà una gara da X. Un punto non servirebbe a nessuno"

Il tecnico biancorosso ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro i campani: "Le prossime partite saranno fondamentali per l'obiettivo play-off. Spero in una prova importante dei miei"

Alla vigilia di Salernitana-Bari, gara di Serie B per la quale è previsto un esodo di tifosi biancorossi alla volta dello Stadio Arechi di Salerno, il tecnico dei galletti Andrea Camplone ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue risposte ai cronisti presenti:

Che partita si aspetta contro la Salernitana?
“Sappiamo che entrambe le squadre hanno bisogno di punti, quindi non sarà una partita da X. Sia loro che noi non ci facciamo niente col punticino. Ci sarà uno stadio gremito, clima festoso per il gemellaggio, ma spero e mi auguro che possa uscire una partita importante da parte nostra”

Contini e Di Cesare?
“Si sono allenati bene, tutta la settimana. La squadra ha lavorato con intensità, sa l’importanza della partita. Abbiamo diverse soluzioni. Vedremo fino all’ultimo chi scenderà in campo”

Come si fa a tener fuori Di Cesare?
“È difficile, ma lo stesso vale per Contini. La squadra sta facendo bene, un allenatore cerca di stravolgere il meno possibile. Anche se c’è Donkor fuori, quindi qualcosa bisogna per forza cambiarla. E poi stiamo valutando di dare un turno di riposo alla coppia centrale che ha giocato finora. C’è ancora un giorno prima della partita, avere 4 giocatori è un’ottima cosa”.

Bari in difficoltà con le piccole...
“Non credo che la Salernitana sia una squadra sulla carta abbordabile. Certo hanno perso qualche partita ma per errori così, hanno creato tanto senza concretizzare e sono stati puniti al primo tiro. Ultimamente però hanno recuperato giocatori importanti. Penso a Coda, Donnarumma, Gatto, Marini... Tutti giocatori veloci che possono creare problemi. Dovremo essere bravi noi a non farli galvanizzare. Ci sarà bisogno di una partita maschia, sono una squadra aggressiva, non possiamo ripetere il primo tempo di Novara. Dobbiamo partire subito a mille”.

Come si evita il Bari psicopatico?
“La nostra caratteristica è quella di giocare a calcio. Quando non lo facciamo andiamo in difficoltà. Le qualità ci sono, se le mettiamo in campo possiamo far risultato”.

Jakimovski?
“Oggi ha rischiato una costola, ha avuto uno scontro con un compagno, ma non si è fatto nulla (ride ndr)”.

Al posto di Donkor, Defendi o Cissokho?
“Escluderei l’ipotesi Tonucci visto che sarebbe fuori ruolo. Ho parlato sia con Defendi che Cissokho, gli avversari hanno gente veloce, serve qualcuno di gamba. Loro sfruttano molto l’ampiezza del campo”

La Salernitana potrebbe disporsi col 4-3-3, questo complica i suoi piani?
“Abbiamo provato tutto, la squadra deve capire le uscite. Ci sono diverse soluzioni, ma ci vorranno attenzione e determinazione”.

Meglio giocare in casa o fuori?
“Dipende dalla squadre che incontri. In casa loro hanno bisogno di scoprirsi, si allungano, si sfilacciano. Col Lanciano potevano vincere 4-0, si sono aperti e hanno perso la partita. Chi deve fare la partita rischia qualcosa di più. Meglio affrontarli lì, è un campo grande come il nostro. Se sfruttiamo bene gli spazi possiamo fargli male. L’essere costretti a far punti porta a concedere qualcosa”.

Quando gli avversari giocano in velocità andate in difficoltà...
“Noi non abbiamo una difesa veloce e neanche di filtro, bisogna saper leggere le situazioni, scappare o accorciare a seconda della situazione”.

Cissokho?
“Ha qualche difficoltà a comprendere l’italiano, questo lo penalizza, ma quando è entrato, soprattutto in casa ha fatto bene. Ma se si guarda alle partite dove non ha fatto bene, è stato un discorso di squadra. Devono dare tutti una mano, anche gli attaccanti, e in questo momento lo stanno facendo”.

Il Bari punta tutto sull’attacco?
“Siamo propositivi, certi equilibri però vanno rispettati. Non dico mai di attaccare tutti insieme, un terzino va e l’altro stringe. Non avendo grandi terzini di gamba,  attacchiamo con le mezz’ali, lavorando di squadra si può fare”.

De Luca al Rientro dopo l’infortunio. Parte da una gerarchia diversa?
“E’ rientrato, sta lavorando ma deve ancora lavorare tanto per raggiungere i compagni. E’ convocato, così come sarà convocato Tutino perché non ci sono Boateng e Puscas. È indietro fisicamente, non ci sono gerarchie. Io scelgo di volta in volta. Abbiamo Sansone in diffida, quindi devo cercare di recuperarlo. Se lui si fa trovare pronto e mi fa una doppietta sarà difficile tenerlo fuori. È tornato consapevole che ci stiamo giocando qualcosa d’importante, sta bene di testa, vuole finire bene”.

Il Bari è particolarmente pericoloso quando pressa con gli attaccanti, ma non riesce a farlo sempre...  
“È questione di collaborazione. Organizzare il pressing è una cosa che spetta ai centrocampisti, se loro sono in ritardo è inutile che loro vadano in pressing, ti saltano e sei spacciato. Così come si parte lo si fa tutti insieme. È una situazione che stiamo provando e riprovando, vorrei che le mie punte giocassero più vicine alla porta. A volte ci riusciamo altre no”.

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