rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Sport

Asta Bari, altra fumata nera: si riparte il 20. Sperduti si dissocia da Paparesta

Ancora un flop a Palazzo di Giustizia. Per la terza convocazione, la base scende a soli 2 milioni di euro. Il socio del Fc Bari lascia le quote all'ex arbitro: "Sembrava fatta, ma sabato abbiamo saputo che eravamo fuori. Chiedo scusa alla città". Tifosi inferociti e amareggiati

Una fumata nera, nerissima. Dopo il fallimento della prima asta, il 18 aprile, non è bastato quasi un mese per trovare il nuovo proprietario dell'As Bari. La seconda tornata, con base da 3,5 milioni è andata completamente deserta. Nessuna busta consegnata in Tribunale, nonostante solo pochi giorni fa la situazione sembrasse lasciare spazio all'ottimismo. Dalle parti di piazza De Nicola, oltre a turchi, inglesi e altri, non si è visto Gianluca Paparesta, socio fondatore del Fc Bari 1908, il quale, solo pochi giorni fa, aveva rilasciato un'intervista al Tg3 Puglia, in cui affermava che il club sarebbe stato aggiudicato al secondo giro.

Un ottimismo incrollabile infrantosi nel vuoto di oggi. La giudice De Simone non ha potuto far altro che prendere atto della situazione, annunciando la terza asta per martedì 20, con base 'stracciata' a 2 milioni e relativo deposito cauzionale da 1 milione. Il bando è stato già pubblicato questa mattina. "C'è poco appeal attorno al Bari calcio" ha dichiarato, con un po' di amarezza, Marcello Danisi, uno dei curatori fallimentari del club, aggiungendo poi "augurarsi che ci sia qualcosa di concreto" su altri possibili imprenditori interessati a partecipare alla prossima battuta.

Paparesta ha cercato di spiegare le ragioni di un altro flop attraverso una lettera aperta, in cui ammette "errori di comunicazione" ed "eccessivo entusiasmo", annunciando al contempo di lavorare, in silenzio, per trovare una soluzione. Il suo progetto però fa i conti con una defezione importante, quella dell'altro socio fondatore del Fc Bari, Fabio Sperduti, chiamatosi definitivamente fuori con l'annuncio di vendere le quote all'ex fischietto: "Sembrava fatta. L'operazione, qualche giorno fa, si riteneva chiusa - spiega in una conferenza stampa convocata dopo il pronunciamento del giudice -, anche perché Paparesta mi aveva comunicato di avere in mano un accordo con un forte gruppo italiano, per superare gli ostacoli burocratici della trattativa con gli indiani. Sabato scorso però, Gianluca mi ha chiamato dicendomi che era saltato tutto".

"Questo - afferma Sperduti  non l'ho digerito. Pensavo che una persona così esperta, pubblica, non potesse rilanciare in questo modo senza qualcosa in mano. Purtroppo è andata così. Ora però sono stanco, deluso e amareggiato. Chiedo scusa alla città. Ringrazio - conclude Sperduti -  e auguro ogni bene a Gianluca, ma le mie strategie non sono più compatibili con le sue. Paparesta, nella sua buona fede, ha sbagliato qualcosa". 

I più delusi, ovviamente, i tifosi, che hanno sfogato la loro rabbia sui social network. Alcuni erano accorsi in tribunale sperando invano in buone nuove, nonostante l'aria fosse da qualche giorno negativa: "Adesso prendersi il Bari è un affare - afferma un supporter biancorosso - e mi sembra assurdo che non ci siano compratori validi. Temiamo però l'arrivo di qualche speculatore. Non possiamo fallire. Sono deluso da Paparesta".

"Siamo senza parole - spiega un altro tifoso -  e ci dispiace per i giocatori che non c'entrano nulla e stanno dando tutto. Resteremo sempre al loro fianco". E c'è da dire che se lo meritano completamente. L'ultimo 'selfie' di Daniele Sciaudone mostra i ragazzi con cartelli in cui si invita a comprare una squadra a un passo dai play-off. Non ci poteva proprio essere vigilia più paradossale per il match decisivo di domani sera a Carpi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Asta Bari, altra fumata nera: si riparte il 20. Sperduti si dissocia da Paparesta

BariToday è in caricamento