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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Nasce la SSC Bari di De Laurentiis: "Cavalcata per tornare in serie A. Bari non sarà appendice del Napoli"

Il nuovo patron biancorosso in conferenza stampa in Comune per presentare il suo piano per la 'SSC Bari', all'indomani dell'assegnazione del titolo sportivo

Dopo l'annuncio del sindaco Decaro, che ha assegnato alla sua 'SSC Bari' il titolo sportivo della squadra di calcio cittadina, Aurelio De Laurentiis è arrivato a Palazzo di Città. Come anticipato ieri, il produttore cinematografico, patron del Napoli e neo presidente biancorosso, è arrivato in Comune per presentare il suo progetto per il Bari calcio.

Tanta l'attesa dei tifosi per i dettagli del piano per la ripartenza del club, che tornerà a muovere i suoi passi dalla serie D.  Un cammino difficoltoso, di cui dopo l'attivazione dell'articolo 52 delle NOIF si è fatto garante il sindaco Antonio Decaro, che ha preceduto l'intervento di ADL: "Presidente, oggi non ti sto consegnando solo un titolo sportivo ma un pezzo della mia città - ha esordito Decaro - E' stata una responsabilità molto grande per me, sentivo di custodire 110 anni di storia e la passione di tanti tifosi". "E' stato scelto per meriti sportivi, il percorso fatto in questi anni testimonia la sua competenza". "I tifosi mi hanno chiesto competenza, trasparenza e rispetto. E questo te lo chiedo, perchè non sempre le precedenti società l'hanno avuto. Negli anni passati abbiamo avuto il calcioscommesse, sono ricordi che vogliamo cancellare". "Partiremo dalla D se non ci sarà possibile di partire dalla C, ma i tifosi chiedono rispetto e io vigilerò su questo". "Noi ci metteremo il priscio, le faremo venire il priscio, e lei chiediamo di mettere la cazzimma. Grazie per aver accettato questa sfida".

"Cavalcata per la A, cambiare regole per due club in massima serie"

"Mi sono avvicinato al Napoli in una situazione identica a questa: mi viene consegnato un pezzo di carta pagato 32 milioni, mi faccio due anni di serie C, che mi ha insegnato moltissimo, uno in serie B, e poi è stata una cavalcata", ha ricordato De Laurentiis. "Col sindaco all'inizio non abbiamo avuto un rapporto semplice, poi ci siamo capiti. Io gli detto guardi, non possiamo fare una commistione tra il Napoli e il Bari, perchè il Bari ha una storia, e il Napoli una sua". Affrontando subito la questione della doppia proprietà di un club che creerebbe un conflitto nell'eventualità il Bari raggiungesse la massima serie nei prossimi anni, De Laurentiis ha precisato: "Con il Bari dobbiamo fare una cavalcata rapidissima per tornare in serie A, dobbiamo lavorare sulle regole che impediscono di avere due squadre in serie A. Sarà un percorso molto duro e difficile, perchè poi abbiamo dei competitor che non ci vedono di buon occhio, ma io sono un guerriero, vi garantisco di essere pronto a dar battaglia".

Bari non sarà la succursale del Napoli

"Bari non sarà mai una appendice del Napoli - ha aggiunto De Laurentiis rispondendo alle domande dei giornalisti ma in particolare a una perplessità che circola anche tra i tifosi -. Per fugare questo timore ho convinto mio figlio Luigi - che non si è mai interessato di calcio ad interessarsi del Bari perchè non venga mai il dubbio che io possa, in qualsiasi decisione propendere a favore del Napoli".  "La famiglia De Laurentiis, mettendoci la faccia in prima persona, non si tira indietro", ha detto De Laurentiis rispondendo alle domande dei giornalisti. 

Le figure individuate per l'area tecnica

Ancora non è chiaro chi sarà l'allenatore prescelto per guidare il Bari targato De Laurentiis. Ieri era circolato con insistenza il nome di Edy Reja, allenatore storicamente legato al neo-patron biancorosso, ma pare che il friulano non voglia più allenare. "L'ho sentito ieri ma pare non sia disponibile per la panchina, ci risentiremo, altrimenti ho già le alternative. Un nome certo, invece, c'è per il settore giovanile: "Ho già chiamato Arrigo Sacchi pere chiedergli di essere consulente e ho trovato il responsabile del vivaio, Filippo Galli, proveniente dal Milan", ha detto ancora il neo patron biancorosso.

Budget e progetto stadio

Uno degli argomenti più attesi è stato quello inerente al budget da stanziare per creare le fondamenta del nuovo Bari: "Sono abituato a non stabilire mai un budget preciso - ha detto ADL - però non ho mai sforato. Sono stime che faccio al momento in cui verifico le spese e le entrate, se c'è necessità lo incremento. Sono l'unico presidente al mondo che si fa cedere i diritti di immagine. In Serie D esiste un limite agli stipendi (28mila euro ndr), con i diritti d'immagine noi possiamo incrementare e convincere i calciatori più importanti a venire da noi''. Incalzato sullo stadio San Nicola, De Laurentiis - che si occuperà della manutenzione dell'impianto - ha dichiarato: "Un progetto risalente agli anni '90 potrebbe non rispondere più alle esigenze del calcio contemporaneo. Ad ongi modo lo stadio non va curato per il domani, se la Serie A non potrò farla, a chiunque passi la mano devo consegnare un qualche cosa che sia e rimanga per la città di Bari''. Produttore di oltre 400 film di grande successo al box office, a De Laurentiis è stato infine chiesto che titolo darebbe al suo film in biancorosso: '''Credo che "Il gladiatore'' potrebbe essere un bel titolo per il nostro film". 

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