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Bari calcio | Questa vendita non s'ha da fare?

Il buon Manzoni ci scriverebbe su un'opera. Intanto rinnovate le comproprietà di De Falco e Fedato, mentre Romizi e Crimi restano a Bari

Alessandro Manzoni avrebbe avuto di che scriverci su un romanzo. "La promessa vendita societaria" ha i suoi "bravi" protagonisti e un Don Abbondio d'eccezione a cui evidentemente deve esser stato detto qualcosa del genere "questa vendita non s'ha da fare".

Battute a parte, ancora si brancola nel buio. Ogni giorno si parla di un nuovo incontro tra le parti (e d'altro canto non può essere diversamente), ma di accordi neanche l'ombra. Vuoi per un fatto burocratico, vuoi per uno economico (i dieci milioni di euro così dilazionati negli anni non garberebbero troppo ai Matarrese), c'è tanto fumo e ancora poco arrosto.

Entro la fine dell'estate la famiglia Matarrese se ne andrà. Queste le parole di Antonio Matarrese alcuni giorni or sono. Messa così non fa una grinza. L'estate ufficialmente inizia domani e durerà un bel pò.

Quanto resisterà la pazienza di Montemurro e quella dei tifosi? La bolla si sta per rompere in facci a questi ultimi? Si vive nell'incertezza più assoluta. Le parti hanno pregato nell'ultimo comunicato congiunto di dar retta solo alle comunicazioni ufficiali emesse sul sito societario, e ci mancherebbe altro, ma arrivano col contagocce e l'ansia si taglia a fette.

Intanto definiti i rinnovi delle comproprietà con Chievo e Catania di De Falco e Fedato, mentre Romizi e Crimi tornano al Bari. Operazioni dettate dalla vecchia o dalla possibile nuova proprietà?

Anche questo è incerto. Tutto lo è. Chi ne sta beneficiando?

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