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Bari, Nicola: "Il primo obiettivo è molto vicino. Mi fido di Caputo"

Il tecnico biancorosso in conferenza stampa alla vigilia di Ternana-Bari: "Partite ravvicinate? Fosse per me giocherei ogni tre giorni. Contro la Ternana ci vorrà la giusta compattezza"

Dopo la vittoria casalinga contro la Pro Vercelli il Bari tornerà a giocare domani sera alle 20:30: i galletti saranno impegnati in casa della Ternana.

Una partita in cui la squadra di Nicola non potrà contare sui propri sostenitori in seguito alla decisione dell'Osservatorio Nazionale sullle manifestazioni sportive: dopo i piccoli tafferugli di Pescara il GOS ha deciso di vietare la trasferta ai tifosi residenti in Puglia.

Di questo e della delicata sfida che attende la sua squadra ha parlato il tecnico Davide Nicola. Ecco le sue risposte ai giornalisti in conferenza stampa:

Gioca Caputo?
"Sì gioca lui, inutile girarci intorno. Mi fido di Francesco. Poi c'è un'altra novità, ma la vedrete domani".

A Terni una difesa d'acciaio?
"Ci vuole una squadra molto compatta tra i reparti. Affrontiamo una squadra che ha un modo di occupare il campo particolare. Possiamo trarne vantaggio in certe situazioni e andare in difficoltà in altre".

Sarà un Bari diverso da Pescara?
"A Pescara abbiamo fatto una buona partita. Dobbiamo giocare a calcio cercando d'imporre il nostro gioco. A volte bisogna prendere alcuni accorgimenti, sfruttare gli spazi in maniera diversa. Abbiamo preparato la possibilità di essere iper-offensivi così come di chiuderci in altri momenti".

Mai quattro risultati utili consecutivi. Hai una possibilità...
"Potrei usarlo come leva psicologica (ride ndr)"

Come sta Sabelli?
"Bene, quando un calciatore va in Nazionale è sempre motivatissimo".

Cos'è cambiato nel Bari?
"Il modo di stare in campo, e poi credo ci sia stato un miglioramento nella convinzione in campo. Contro la Pro Vercelli abbiamo cercato di fare la partita sin da subito. Siamo stati coraggiosi. Però ogni partita fa storia a se, tutto dipende dall'avversario che si affronta, ogni avversario richiede un modo di giocare diverso".

A Terni senza tifosi...
"Noi dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro. Il giocatore ha le motivazioni già per conto suo. Dispiace tanto non avere i tifosi, perché è gratificante e stimolante. Ci sono venuti a trovare e ci hanno fatto sentire il loro calore".

Esiste la fortuna o siete artefici del vostro destino?
"Potremmo parlarne per ore... Non so cosa significhi fortuna. C'è abilità, è un discorso legato a questo. Concentrarsi sulla fortuna è una perdita di tempo".

Sabelli a centrocampo?
"Non lo so, vediamo, c'è ancora un allenamento"

Vantaggio o svantaggio tornare subito in campo?
"Non ci penso, è come badare a sfortuna e fortuna. Il vantaggio è quello di giocare sempre. Se giocassimo ogni 3 giorni sarei l'uomo più felice del mondo..."

Una parola per Caputo?
"Io non penso abbia bisogno di una parola in più: è motivato. Non guardo quanti gol fanno gli attaccanti, guardo il lavoro che fanno".

Calderoni, come sta?
"Sta bene, ha giocato domenica, ci sarà anche domani".

Vincere a Terni chiamerebbe la gente allo stadio...
"Non giochiamo per portare più gente allo stadio ma per raggiungere i nostri obiettivi. Il riferimento è ai 20mila che ci sono sempre stati, si sentono, sono tanti, numerosi. Giocherei anche se non ci fosse un tifoso. Quando c'è gente mi piace ancora di più".

Domani prova del nove?
"Domani è importante perché arriviamo prima di tutto al nostro obiettivo".

Cosa cambia contro la Ternana?
"Cambia il modo di stare in campo, la pressione che si esercita è più alta. Contro una difesa a tre cambia questo. Bisogna saperlo fare molto bene, non si recupera solo la palla ma devi riorganizzarti immediatamente il campo".

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