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Bari, De Laurentiis: "Speculazioni e voci false in un momento non semplice. Puntiamo a vincere i playoff"

Il presidente dei biancorossi è intervenuto in conferenza stampa per parlare del momento delicato della squadra, scivolata al quarto posto in classifica, e rispondere alle voci su un eventuale disimpegno in caso di mancata promozione

La recente crisi di risultati del Bari, che non vince da quattro partite di campionato (in cui ha collezionato tre sconfitte e un pareggio) ha fatto scivolare la squadra biancorossa al quarto posto in classifica alle spalle di Avellino e Catanzaro, e dell'ormai imprendibile Ternana (a cui manca solo la matematica per ottenere la promozione in Serie B).

Le brutte prove dei Galletti hanno acuito il malumore della tifoseria e dell'intero ambiente e alcuni organi di stampa hanno diffuso la notizia di un eventuale disimpegno della famiglia De Laurentiis in caso di mancata promozione tra i cadetti (legando il destino del club pugliese a doppio filo con quello della qualificazione in Champions del Napoli). A queste voci ha risposto in prima persona il presidente della SSC Bari, Luigi De Laurentiis, intervenuto in conferenza stampa.

"Questo è sicuramente un momento difficile - ha esordito -. Non sono contento dei risultati come voi. Mi sembrava doveroso parlare e darvi il mio parere. Sono qui come lo sono stato nelle scorse settimane per dare sostegno alla squadra e allo staff. Penso di aver perso solo due trasferte nell'arco dell'anno. Dà fastidio leggere speculazioni sulla società assente, sono menzogne. Qui si lavora dalla mattina alla sera, sono qui per ribadirlo. C'è stata anche una speculazione ad hoc, nel momento di maggiore difficoltà, col covid e l'assenza di spettatori. Si dice che la famiglia De Laurentiis voglia lasciare, notizie che non contribuiscono alla serenità che serve per finire la stagione. Ho rinnovato Maita, stiamo migliorando lo stadio e le strutture. Si tratta di semplici speculazioni. Si è parlato della presenza di Pompilio, una persona di famiglia con cui ho un rapporto di amicizia, è venuto a trovarmi durante la sosta per le nazionali".

Le ultime sei partite di campionato diventano determinanti per acquisire la migliore posizione in ottica playoff: "Siamo concentrati sulle prossime sei partite e sui playoff. Lo siamo da mesi, poiché la Ternana si è involata e ha preso un punteggio tale che ci siamo resi conto di doverci focalizzare sulla fase playoff che sarà dura e difficile. Lo scorso anno siamo arrivati in finale, siamo ancora più concentrati. Ci prepariamo per i playoff e per vincerli".

Uno degli argomenti più discussi durante la conferenza stampa è stato quello inerente alla mancanza di un direttore sportivo, dopo l'esonero di Giancarlo Romairone: "È una lacuna importante ma ci stiamo lavorando. Non si riesce a prendere una decisione di questa portata durante questo campionato in cui i migliori ds sono già impegnati con altre squadre. Stiamo creando una lista di nomi potenziali per prendere una decisione giusta. Sarebbe facile prendere il primo direttore sportivo ma non è facile trovare una risorsa umana chiave per una squadra di calcio. La società non è assente, il mister ha un enorme carisma per guidare la squadra. Io mi auguro di trovare il miglior ds per questa piazza e per la categoria in cui ci troveremo. Siamo ambiziosi, ci siamo sempre posti risultati a livelli alti. Quando si punta al primo posto non è facile. Le prime 4 partite con il nuovo tecnico abbiamo avuto bei risultati, poi a un certo punto forse la squadra si è seduta e ha avuto un calo. Non è facile, andremo avanti, siamo motivati. Siamo tutti qui per arrivare ai playoff nel miglior modo possibile. Ritiro? Quando prendiamo una decisione siamo i primi a valutare le conseguenze. Vediamo quale sarà la migliore soluzione a partire da oggi".

Relativamente alla possibilità di rafforzare l'organigramma societario inserendo un direttore generale, la risposta è stata categorica: "Rafforzare la società? Non avere un direttore sportivo è una evidene carenza a cui stiamo lavorando. Il Bari non può restare senza ds. Le speculazioni vertono su nervi scoperti, sul fatto che si dice che la mia famiglia voglia lasciare".

Sulle partenze che non hanno compensato gli arrivi durante il mercato di riparazione: "A gennaio si è ripartiti con un disastro di infortuni. Con la palla di vetro forse l'avremmo potuto prevedere. Se non si elencano gli infortuni che ci hanno piegato non saprei cosa rispondere. Siamo partiti con un nuovo ds e nuovi giocatori. Siamo ripartiti quasi da zero, abbiamo fatto piazza pulita e questo ha richiesto coraggio. Abbiamo avuto difficoltà, siamo stati costretti a cambiare allenatore e a esonerare il ds. Decisioni che hanno richiesto coraggio".

Al presidente è stato chiesto conto dei diversi errori nella programmazione e nella gestione di questa stagione dal punto di vista dirigenziale: "Errori nel calcio ce ne sono a centinaia nel corso di un campionato. Pur prendendo il miglior ds e investendo più di tutti non è detto si porti a casa la vittoria. Una squadra di calcio è costituita da migliaia di variabili, per vincere devono funzionare tutte insieme. Per quanto si pensi di fare le scelte migliori il risultato non è garantito. Errori ne commettiamo tutti i giorni, io in primis, in buona fede. Non è un mestiere comune, sei in mano a 11 giocatori in campo, alla sorte, tante problematiche che si vanno a creare. L'anno scorso abbiamo fatto 27 risultati utili consecutivi, siamo arrivati in finale, e abbiamo perso per sfortuna e un gol annullato".

A detta di molti, l'esonero di Auteri è stato tardivo: "Le variabili sono tante, sarebbe cambiato poco o tutto. Sono discorsi da bar, non è così che funziona. Si prendono delle decisioni con coraggio, si cambia e si lavora giorno per giorno per fare la migliore partita. All'organigramma stiamo lavorando, non è semplice. Col mister siamo contenti".

De Laurentiis ha parlato anche della mancata conferma di Vivarini a inizio stagione, offrendo spunti interessanti: "Può essere un errore. In una società come la nostra ci mettiamo in discussione, analizziamo ogni singola scelta che facciamo. Uno dei tanti possibili errori commessi. Succede anche nei campionati vinti, le variabili sono infinite. Ogni giorno ci sono fattori che possono minare i risultati di una partita. Me lo sono chiesto, pensavo che i cambiamenti potessero dare risultati ottimi, con tanti rischi siamo arrivati a dicembre a pochi punti da una squadra che aveva il punteggio più alto d'Europa. Il Girone C è difficilissimo, anche investendo tanto e con una società presente può non bastare. Può essere stato un errore cambiare la compagine tecnica e non aggiungere quelle tre quattro pedine. Ci siamo chiesti quanto quei giocatori potessero restare bruciati da quella sconfitta e con coraggio abbiamo cambiato".

Tornando alla presenza in città di Giuseppe Pompilio, uomo della dirigenza del Napoli, il patron biancorosso ha precisato: "Pompilio è una nostra risorsa. Quando si citano momenti ed eventi che non sono accaduti, è lì che diventa una speculazione. Tutto ciò che non è verità è speculazione. Il Bari è una succursale? Ma perché? Il gruppo ha tante aziende ed è unito e si può confrontare visto che abbiamo la stessa proprietà".

Escluso definitivamente il ricorso al mercato degli svincolati: "Sinceramente l'abbiamo valutato ma non abbiamo trovato elementi che potessero sembrarci utili. Questi infortuni ci hanno creato delle difficoltà maggiori, da Ciofani a Celiento agli altri, si sono creati ritardi. Quando si rientra si fa fatica a ritrovare il ritmo".

Tra gli argomenti che stanno più a cuore ai tifosi c'è quello delle prospettive senza promozione? Difficile da stabilire, oggi ci sono aziende che stanno chiudendo battenti, altre che non riapriranno, uffici che verranno ridimensionati. Per me è difficile prendere una posizione e dire cosa ci troveremo di fronte. Mi auguro di trovarmi di fronte a un calcio che riveda i tifosi allo stadio e a tante altre agevolazioni che oggi ci creano perdite".

Quasi mai il Bari è riuscito a ribaltare situazioni di svantagggio: "C'è un gruppo di giocatori, un tecnico, una preparazione. I risultati sono il prodotto di tante variabili, dall'aspetto mentale a quello fisico, gli infortuni. Questo non ci ha permesso di ribaltare alcune partite clou, abbiamo avuto tante difficoltà, infortuni, rigori sbagliati, cambiamenti. Per le prossime 6 partite ci vuole l'ambizione di vincere".

Sul coinvolgimento dei ragazzi della Berretti e lo sviluppo del settore giovanile: "La programmazione c'è ed è molto attiva. Essere partiti col settore giovanile, averlo sviluppato, ci ha permesso di avere Mercurio con 2 presenze in prima squadra. Il mister ha avuto coraggio a farlo giocare, è stato un bel risultato per le giovanili stesse. Siamo partiti col progetto Bari Generation per arrivare ai migliori talenti e permettere ai ragazzi di sognare di arrivare in prima squadra com'è successo con Mercurio".

Ancora una volta il presidente è intervenuto sulla questione che vede Bari come una 'succursale' del Napoli anche nelle scelte relative ai trasferimenti: "Il mercato del Bari è stato gestito dal nostro ds, scelto ad hoc per arricchire la dirigenza biancorossa. Romairone ha fatto la squadra e ha seguito il mercato. Il mio voto? Di sufficienza striminzita perché a me chiedo il massimo. Vengo continuamente qui, parlo alla squadra, col mister e lo staff. Non basta, per me è un apporto appena sufficiente".

Sul finale di stagione, sull'unità del gruppo e la presenza del padre Aurelio in tribuna nell'ultima partita giocata in casa: "Anche io mi aspetto una grande reazione e un grande risultato. Negli ultimi tempi sto parlando di più coi calciatori, cercare di sostenerli. Quando ricevo delle belle parole da parte loro questo mi fa capire che abbiamo costruito un gruppo unito. Da loro pretendo che scendano in campo con la rabbia e l'ambizione giusta, per rispetto a me e allo staff e ai tifosi, fino alla del campionato. La situazione è complessa e frustrante. Si è creato un gruppo unito, perciò è frustrante vedere prestazioni che non corrispondono ai buoni propositi. Mio padre è venuto a vedere una partita, aveva piacere di farlo. Era qui per sostenermi e sostenere un'azieda del gruppo. Ci siamo riparlati cercando di consigliarci nel migliore dei modi".


 

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