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Bari, i 30 anni del San Nicola: da Italia '90 alla rinascita biancorossa

Lo stadio progettato da Renzo Piano compie 30 anni: dai fasti della Coppa del Mondo al degrado degli ultimi anni, ora l'impianto è al centro di un progetto di restyling

Compiere 30 anni e sentirli. É la storia dello Stadio San Nicola di Bari, impianto progettato dall'archistar Renzo Piano per i campionati del mondo di calcio del 1990 in Italia. 

Soprannominato l'Astronave per la sua forma allora avveniristica e simile ad una navicella spaziale, l'impianto fu inaugurato il 3 giugno 1990 dall'amichevole tra Bari e Milan vinta 2-0 dai galletti con i gol realizzati da Scarafoni e Monelli. In quella stessa estate il San Nicola ospitò diverse gare della fase a gironi e ad eliminazione diretta del mondiale, oltre alla finale per il 3° posto tra Italia e Inghilterra vinta 2-1 dagli Azzurri con gol di Baggio e Schillaci (per gli inglesi andò a segno David Platt, autore del momentaneo pareggio, che al San Nicola avrebbe giocato per una stagione dall'estate successiva).

Il mondiale, tuttavia, non è stato il solo evento prestigioso ospitato dal San Nicola: nel 1991 si tenne qui la finale tra Stella Rossa di Belgrado in cui militavano giocatori che poi sarebbero diventati protagonisti in Italia come Mihajlovic, Jugovic, Pancev e Savicevic, e l'Olympique Marsiglia di Jean-Pierre Papin e Abedì Pelé, vinta ai rigori dai serbi.

Il San Nicola, tuttavia, è soprattutto la casa del Bari che vi si trasferì dopo aver giocato per anni allo Stadio Della Vittoria. Su quel manto erboso i galletti hanno scritto alcune delle pagine più belle della loro storia e anche alcune tra le più brutte. Negli ultimi anni la struttura sembra aver seguito il trend della squadra di calcio avviandosi verso un lento declino. Il problema più evidente è quello dei teloni, la maggior parte dei quali sono volati via a causa delle intemperie. Molte aree dello stadio, inoltre, prima dell'arrivo dei De Laurentiis, subentrati a Giancaspro che ha condotto il Bari al fallimento, erano occupate da rifiuti e sporcizia. 

Soltanto ultimamente, dopo che la famiglia De Laurentiis ha trovato l'accordo con il Comune di Bari per la concessione quinquennale dell'impianto (e anche nell'ottica di alcuni adempimenti con la Figc), il San Nicola è stato oggetto di un'opera di restyling con il cambio dei seggiolini che ora sono colorati di biancorosso come i colori sociali della squadra e del gonfalone barese. Un intervento che ne ha notevolmente migliorato il colpo d'occhio sebbene abbia riguardato soltanto le due tribune.

Ad ogni modo il Comune ha già stanziato altri fondi per ulteriori interventi di manutenzione da condurre assieme alla società biancorossa. Per le modifiche più importanti (come l'avvicinamento degli spalti al campo attraverso l'eliminazione della pista d'atletica), invece, è necessario confrontarsi con lo studio di Renzo Piano poiché l'impianto è sottoposto a vincolo architettonico. La speranza di tutti i tifosi biancorossi, ovviamente, è che di pari passo alla rinascita del Bari calcio, anche il San Nicola possa tornare ad essere un impianto all'avanguardia e ora che al timone del club c'è una proprietà solida economicamente e credibile non si tratta più di una mera utopia.

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