rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Verso Cagliari-Bari, Mignani: "Dovremo mettere in campo tutto ciò che abbiamo"

Le parole del tecnico a due giorni dalla partita d'andata della finale dei play-off di Serie B in programma giovedì 8 giugno alle 20:30 all'Unipol Domus di Cagliari

A due giorni di distanza dalla gara di andata della finale play-off di Serie B tra Cagliari e Bari, Michele Mignani ha parlato in conferenza stampa presentando la partita in casa dei sardi.

Al mister dei biancorossi è stato chiesto che Bari vorrebbe vedere all'Unipol Domus tra quello dell'andata e quello del ritorno contro il Südtirol: "Mi piacerebbe tanto vedere la squadra che ho visto nella gara di ritorno contro il Südtirol, ma non vi dimenticate che di fronte troveremo 11 giocatori con cattive intenzioni. La prima cosa da fare è mettere in campo tutto ciò che abbiamo, lo garantisco".

In molti ritengono che il Cagliari sia favorito, ma i numeri del campionato dicono che il Bari ha fatto meglio dei sardi: "Ognuno ha le proprie idee. Penso che se si guardano i due allenatori non c'è gara. Ranieri ha una carriera che servirebbero giorni per raccontarla, io no. Il Cagliari fino alla scorsa stagione era in A, è retrocesso solo all'ultima giornata e ha mantenuto molti giocatori che aveva anche nella categoria superiore. Ha perso una sola gara delle ultime 18. Noi siamo neopromossi, abbiamo mostrato entusiasmo, continuità di prestazione. Abbiamo fatto più punti ma arrivati a questo punto si azzera tutto. L'ostacolo è gigante ma i miei ragazzi hanno sempre dimostrato di non avere paura di nessuno".

A Mignani è stato chiesto se ci sia qualcosa che avrebbe potuto far meglio: "Se ognuno di noi potesse tornare indietro troverebbe il modo di fare scelte diverse, migliori, ma purtroppo non si può. Ci sono cose che probabilmente non sono andate come avrei voluto. Mi vengono in mente le due partite perse di seguito con Palermo e Perugia,. ma probabilmente dovevano andare così. Mi dispiace non essere riuscito a farmi dare tutto da tutti. So bene che qualcuno avrebbe potuto dare un contributo che non è riuscito a dare, probabilmente per demerito mio. Ciò che conta è quello che fa la squadra e fino ad oggi ha fatto un grande percorso".

Per la gara di ritorno al San Nicola ci sarà il tutto esaurito: "L'affetto che la gente nutre per questa squadra è incredibile, anche io comincio a sentirmi barese. Stiamo vivendo un momento bellissimo. Appena esco di casa per fare due passi c'è gente che mi abbraccia, mi incita, percepisco l'entusiasmo. Fa piacere perché i ragazzi se lo sono conquistati e lo hanno meritato. Hanno fatto risvegliare un amore viscerale e indescrivibile. La cosa più bella sarebbe il lieto fine ma ci sono da combattere due battaglie e lo faremo insieme".

Il tecnico non si è sbottonato sulle condizioni fisiche dei suoi (Pucino, Di Cesare e Folorunsho non sono al meglio): "Mancano due giorni alla partita, per come li conosco io, penso che oggi arriveranno tutti in grande forma. Folorunsho l'ho sempre apprezzato, anche nell'ultimo periodo, si è messo a disposizione pur non essendo al 100%. Ha scelto la causa comune, questo è un segnale importantissimo in uno spogliatoio".

La possibilità di essere promossi con due pareggi è un vantaggio ma nella gara d'andata col Südtirol non è sembrato fosse così: "Penso che le due gare col Südtirol ci abbiano dato maggiore esperienza. Non possiamo ragionare da soli, c'è un avversario, la nostra idea non sarà quella di speculare come non lo è stata a Bolzano. Ma non penso sia giusto neanche andare all'arrembaggio contro una squadra forte come il Cagliari. Credo che alla fine di una stagione, ciò che la nostra squadra ha fatto è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo vinto 10 partite in trasferta, non abbiamo quasi mai subito l'avversario. Cagliari rappresenta una regione, conosco bene l'ambiente avendo lavorato nell'Olbia. Sarà una partita durissima, ma il nostro obiettivo è provare a vincere la partita".

Nella scorsa partita le sostituzioni hanno fatto la differenza: "Vedo i ragazzi vogliosi. Quando ci sono davanti due partite così stringeranno i denti. Chi entra lo fa con la stessa forza di chi gioca dall'inizio. La squadra vede il traguardo, non si può permettere di non dare il 120%. Per me non è un cambio che vince la partita, ma lo spirito di squadra".

Oggi è il compleanno di Leonardo Benedetti, colui che col suo gol ha mandato in finale il Bari: "Intanto gli faccio gli auguri per i suoi 23 anni. Lui è arrivato quando eravamo già in ritiro, si è aggregato. Lo conoscevo ma non bene. Nella prima parte di stagione Folorunsho giocava da mezz'ala, lui è eccezionale, è silenzioso, introverso, ha un margine di miglioramento, può fare il calciatore ad alti livelli. Qualcosa gliel'abbiamo data io e il mio staff. Ogni giorno si mette a disposizione. Per noi è importante, può esserlo dall'inizio o a partita in corso. Speriamo che anche in queste due partite possa essere decisivo".

Su come si ferma il Cagliari: "È una squadra forte, ha giocatori importantissimi a partire da Lapadula, capocannoniere della B. Poi c'è Pavoletti che è un lusso per la B, così come Nandez. Luvumbo è bravissimo nell'uno contro uno, ma ci metto anche Rog, Goldaniga e Zappa, tutta gente con esperienza in Serie A. Hanno giovani bravi e interessanti, un allenatore che ha vinto una Premier, allenato il Chelsea, il Valencia. Una gabbia? Ci vorrebbe un carcere (ride ndr). Noi non abbiamo paura di nessuno. Credo che un minimo di preoccupazione debbano averlo anche gli altri" 

A Mignani è stato chiesto se la partita del girone di ritorno (l'unica in cui ha affrontato Ranieri, poiché all'andata la squadra era guidata da Liverani poi esonerato) abbia lasciato dei riferimenti per questa doppia sfida: " Fu una partita particolare, andammo in svantaggio dopo 2', passammo il match a rincorrerli, per me quella partita non può dare le giuste indicazioni. Ranieri poi era da poco su quella panchina, ora ha fatto un percorso diverso. Ha dato una quadratura e una logica alla sua squadra. Sarà una partita diversa".

Ieri Bellomo ha detto che sta facendo fatica a dormire per la tensione, il tecnico, invece, pare avere un approccio diverso: "Devo dire che il sonno non è un problema. Penso di sì, rimane una partita di calcio. Mi piacerebbe godermi queste due partite. Quando sono preoccupato mi dico di star tranquillo. Mi riguardo Bari-Südtirol e mi sento tranquillo".

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Verso Cagliari-Bari, Mignani: "Dovremo mettere in campo tutto ciò che abbiamo"

BariToday è in caricamento