rotate-mobile
Calcio

Verso Südtirol-Bari, Mignani: "Se vogliamo raggiungere il paradiso dobbiamo rimboccarci le maniche"

Allenatore dei biancorossi a parlato in conferenza stampa a due giorni dalla partita in casa degli altoatesini, valevole per la semifinale d'andata dei play-off di Serie B 2022-2023

Michele Mignani ha parlato in conferenza stampa in vista della partita d'andata contro il Südtirol, squadra che si è aggiudicata il passaggio in semifinale battendo la Reggina nel turno preliminare dei play-off di Serie B e che affronterà il Bari lunedì 29 maggio al Druso alle 20:30.

"Adesso tutti conoscono tutti - ha esordito l'allenatore dei Galletti -. Si azzera tutto quello che è successo in campionato e si parte. Credo che vista la partita di ieri loro possano mantenere fisionomia e mentalità che hanno avuto nel corso della stagione. Questa sfida si gioca su due partite, bisogna essere svegli nel gestirle entrambe".

L'equilibrio mentale è un fattore che farà la differenza nonostante il vantaggio fornito dall'essere arrivati al terzo posto: "Non penso che una squadra arrivata a questo punto della stagione possa modificare il proprio atteggiamento. Arrivarci motivati con la testa forte e serena è importante per tutti. Si possono fare mille discorsi, siamo due neopromosse, nessuno ci avrebbe messo nella griglia come semifinaliste per un campionato di questo livello ma ci siamo. Non si può speculare per 180 minuti sullo sperare nei due pareggi. Bisogna essere pronti, attenti a vivere ogni situazione nella maniera giusta. Potranno esserci momenti di difficoltà per noi e per loro, bisogna arrivare in fondo. Ognuno farà le sue scelte, vedremo chi avrà la meglio".

Alla prima stagione tra i cadetti Mignani si gioca tanto e quasi non può godersi la soddisfazione di aver fatto un campionato di alto livello vista la tensione per le prossime partite decisive: "Quando si fa una stagione di questo tipo ed è la prima in B c'è quasi dispiacere che finisca ma chi è ambizioso deve avere la voglia di vivere situazioni di questo tipo, non aspettarle. Non vedo l'ora di giocare queste partite. C'è l'adrenalina, la voglia di vedere cosa sappiamo fare. Arriverà in fondo chi ha messo insieme abilità, condizione fisica, mentalità e fortuna. Ci siamo come le altre squadre e dobbiamo giocarcela al massimo delle nostre possibilità. Questo è quello che chiedo ai miei, metterci nella condizione di non lasciare nulla intentato".

Interrogato sul volto che dovrà avere il suo Bari in queste partite: "Una squadra fa un percorso in una stagione di 10 mesi. Una squadra forte deve crescere nel percorso se arriva a questo punto. Trovare equilibrio, riuscire a capire che atteggiamento avere, essere sbarazzini, aggressivi o prudenti al momento opportuno. Spero ci sia un mix di queste situazioni che la squadra ha mostrato di saper affrontare. Ci vogliono tante cose,prima di tutto la consapevolezza che troveremo squadre fortissime ma se siamo qui è perché abbiamo valori anche noi".

I ragazzi di Mignani sembrano star bene anche dal punto di vista emotivo: "Li ho visti bene mentalmente, vogliosi. L'attesa è stata lunga ma non lunghissima, abbiamo iniziato la settimana martedì, hanno avuto l'atteggiamento giusto negli allenamenti abbiamo gestito i carichi. Sono pronti, non so cosa pensano della vittoria del Südtirol con la Reggina, se vogliamo raggiungere il paradiso dobbiamo rimboccarci le maniche. La squadra si è conquistata una possibilità e vuole giocarsela con tutte le sue forze. Forse non avremo i più forti tecnicamente ma abbiamo dimostrato di saper lavorare duro, da squadra, e che è difficile metterci sotto".

In passato Mignani ha già vissuto due precedenti esperienze ai play-off con fortune alterne (in D vinse con l'Olbia, in C col Siena perse in finale contro il Cosenza): "Mi è passato negli occhi lo spareggio di D vincendo due volte in trasferta in due partite secche, in un derby sardo tra Torres e Olbia, è stata la mia prima esperienza. Ho rivissuto anche la mia sconfitta con il Siena contro il Cosenza ma noi eravamo veramente decimati. Tutte le partite offrono possibilità di crescita, i play-off sono ancora superiori, le motivazioni le pressioni sono più alte. L'allenatore deve far arrivare la squadra emotivamente pronta e perfetta e di metterla in campo nella maniera giusta. Spero col mio staff di riuscire a fare tutto ciò, vedremo cosa succederà".

Su come verranno gestite le scelte di formazione nell'arco delle due partite: "Deciderò chi far scendere in campo quella che ritengo la formazione più giusta in base a quella partita, la condizione dei singoli, l'avversario che incontro. Ho ancora qualche dubbio, più che altro sulla condizione di qualche calciatore che non è stato benissimo nell'ultimo periodo. Metterò in campo una squadra equilibrata, che non rinunci a offendere ma che neanche si esponga a facili ripartenze".

Il tecnico ha parlato anche del momento di Walid Cheddira, tornato al gol nell'ultima di campionato in casa del Genoa e ancora convocato dalla nazionale marocchina: "Come tutti i suoi compagni dev essere super motivato. Ora la sua nazionale è il Bari, poi sarà il Marocco. Dobbiamo dare tutti il 120%. Non credo avesse bisogno di uno stimolo in più, era già motivato. Il commissario tecnico lo apprezza, ora però il suo pensiero è focalizzato su queste partite".

Tra calciatori a fine ciclo e chi si affaccia al calcio che conta, tutti hanno le loro motivazioni per chiudere al meglio la stagione: "Credo che questa squadra sia un mix di gente che ha fatto questa categoria e gente che non l'ha mai fatta. Rispondo onestamente, se mi metto a ragionare penso che tutti debbano essere motivati. Alleno il Bari, per me è un'occasione, non so se mi ricapiterà mai, ho le motivazioni a mille come i nostri avversari. Ognuno ha le sue motivazioni, io penso alle nostre che devono essere altissime. Abbiamo una possibilità e una responsabilità davanti a una città e a una tifoseria che ci siamo conquistati sul campo in 10 mesi c'è da fare ancora uno sforzo mettiamocela tutta".

Il Südtirol nelle ultime 8 partite ha segnato appena 4 gol, il Bari visto a Marassi invece ha dato prova di non volersi dare per vinto fino all'ultimo: "La partita di Genova è stata tra due squadre che non avevano nulla da dire a livello di classifica ma che volevano prevalere l'una sull'altra, avremmo meritato almeno di pareggiare. Ora inizia un altro campionato che vive di situazioni al limite. Sappiamo quanto possa incidere un episodio in una partita e quanto un episodio possa cambiare le dinamiche o spostare le inerzie. Il Südtirol non segna tanto come altri ma non ne prende, ha un grande equilibrio, giocare su 180 minuti per squadre come loro è un vantaggio, possono ragionare su entrambe le partite, dobbiamo essere intelligenti, conosciamo i nostri pregi e difetti anche i loro, dobbiamo avere calma e sangue freddo. Giocare su due partite diventa un vantaggio per l'avversario nel momento in cu sbagli la prima. Vale così per tutti, ieri invece avevano un risultato a disposizione".

Il Bari di questa stagione è imbattuto contro tutte le partecipanti ai play-off: "Rimango dell'idea che i valori si azzerino. I valori sono molto alti, abbiamo affrontato il Cagliari con due allenatori diversi, il Parma ha mantenuto l'allenatore come il Südtirol, il Venezia ha cambiato. Rimane quello che il Bari ha fatto ed è un percorso dove di coraggio ne abbiamo avuto tanto, abbiamo vinto 10 in trasferta, non è solo fortuna. Bisogna sempre tenere a mente che c'è un avversario, dipende da tante cose. Dopodomani cercheremo di fare quello che possiamo al massimo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Verso Südtirol-Bari, Mignani: "Se vogliamo raggiungere il paradiso dobbiamo rimboccarci le maniche"

BariToday è in caricamento