rotate-mobile
Calcio

Mignani: "Bari favorito per la A? Non ascolto. Ascoli solido anche se non vive un buon momento"

L'allenatore dei Galletti è intervenuto alla vigilia della gara contro i marchigiani, in programma sabato alle 16:15 al San Nicola

Si avvicina un altro impegno in campionato per il Bari, atteso dalla sfida casalinga contro l'Ascoli, in programma sabato alle 16:15. Alla vigilia del match, al quale i biancorossi arrivano al vertice della classifica di Serie B con 18 punti, gli stessi della Reggina, è intervenuto il tecnico Michele Mignani per presentare la gara.

L'allenatore biancorosso ha subito allontanato i discorsi relativi a un Bari che punta alla Serie A: "Rimango sempre dell'idea che è bene ascoltare tutti, ma che è bene ragionare con la propria testa. Non prendo in considerazione affermazioni del genere. Pensiamo di partita in partita, non ha logica pensare più lontano della partita con l'Ascoli, gara difficilissima, contro una squadra di categoria, solida, magari non nel suo momento migliore. Con i giocatori di quest'anno hanno fatto i playoff, è una gara complicata. Dobbiamo aumentare la fame e la voglia di fare prestazioni"

Interrogato sulle caratteristiche che apprezza di più della sua squadra: "Atteggiamento, spirito di squadra, voglia di sacrificarsi e vincere i duelli. A livello tattico e tecnico qualcosa riesce, altre meno, di sicuro si può migliorare costantemente, ma bisogna ricordare che c'è sempre un avversario che vuole farti male".

La prossima settimana ci sarà l'impegno infrasettimanale in Coppa Italia, ma questo non dovrebbe influire sulle scelte di formazione del tecnico genovese: "No, assolutamente, prima di mercoledì c'è la partita di domani da fare al massimo delle nostre possibilità. Alla prossima partita penseremo da dopodomani in poi".

Il Bari dopo queste prime giornate di campionato è una squadra temuta, gli avversari lo studiano e provano a prendere contromisure: "Ogni partita incontriamo squadre diverse che interpretano la partita contro di noi a loro piacimento. Nell'ultima partita abbiamo trovato una squadra che voleva vincere, se vai sotto di un gol puoi portare più uomini in avanti, lo hanno fatto anche dopo il pareggio. Quando dico che gli altri ti studiano, non significa che non ti vogliano affrontare con lo spirito di vincere. Può diventare un vantaggio nel momento in cui ti aspettano togliendo pressione ma le partite sono lunghe e dobbiamo essere pronti a sapere che ci sono squadre che ci verranno a prendere alti, e altre che ci aspettano"

In caso di risultato utile la striscia positiva del Bari si allungherebbe a 9 partite senza sconfitta: "Non è un pensiero che ho, quello che è successo fino a ieri va cancellato. Bisogna preparare bene questa partita, che va affrontata con fame, voglia di fare i punti. I numeri si contano alla fine, il nostro unico obiettivo è battere l'Ascoli".

A detta del tecnico è un Bari ancora più completo rispetto alla passata stagione: "Sotto certi aspetti, cambiando categoria, siamo riusciti ad alzare il livello fisico e tecnico dei giocatori. Ciò che è più evidente, è che chi era con noi lo scorso anno ha alzato il suo livello. Dopo aver lavorato un anno insieme ci conosciamo meglio, assimiliamo più facilmente ciò che proponiamo. L'attacco è numeroso ma offre tante soluzioni. Il campionato è lungo, la mia fortuna è di averli a disposizione, stanno tutti bene".

L'Ascoli, tredicesimo con 9 punti, la metà di quelli dei Galletti, non vive un buon momento di forma e la stampa marchigiana sottolinea come la partita del San Nicola potrebbe essere decisiva per il tecnico dei bianconeri Christian Bucchi: "Sotto certi aspetti possono essere più motivati, per come la vedo io i giocatori sono con l'allenatore e faranno il possibile per vincere. Ho massimo rispetto per Bucchi che conosco e stimo. Per noi è una partita difficile, verranno qui per fare punti".

Su come sta gestendo lo spogliatoio in questo momento in cui le cose vanno bene: "Credo che dopo 8 partite di campionato sia logico che i calciatori siano motivati. Non ho mai fatto promesse a nessuno, chi sta giocando sa che deve allenarsi duramente per meritarsi la conferma. Chi non sta giocando sa che viene monitorato durante la settimana e non c'è preclusione nei confronti di nessuno. Quando le cose vanno bene si può pensare di non cambiare, ma già lo scorso anno ruotavo due o tre giocatori ogni partita. Credo ci siano le giuste motivazioni, non vedo gente demotivata. Il dispiacere più grosso è che tra stasera e domani devo decidere chi lasciare a casa".

Quella di domani sarà la 50ª panchina col Bari di Mignani: "Penso che ogni volta che aggiungi una panchina al tuo percorso in qualcosa cresci. Mi ritengo un allenatore giovane anche se non sono giovanissimo d'età. Stare a Bari ti arricchisce, c'è il rapporto con i giocatori, con la stampa, la città. Questo fa crescere, la nostra vita passa attraverso i risultati, l'anno scorso abbiamo raggiunto l'obiettivo, quest'anno stiamo facendo il nostro percorso, dobbiamo sempre guardare avanti e mai indietro".

Le scelte di formazione non dovrebbere prevedere stravolgimenti tattici in funzione del gioco degli avversari: "L'Ascoli viene da una sconfitta in casa ma non abbiamo certezze su cosa proporrà domani. Abbiamo cercato di capire se utilizzeranno un modulo piuttosto che un altro ma la nostra squadra ha dimostrato di adattarsi a squadre con caratteristiche diverse. Stiamo attenti alla condizione, a ciò che può proporre l'avversario, sono tutti pronti e hanno possibilità di scendere in campo".

Al mister è stato chiesto anche di Rubén Botta, mai in campo nelle ultime due partite: "Lo vedo bene, motivato, cresciuto fisicamente. Ha avuto quel problema lo scorso anno che l'ha condizionato, non l'abbiamo mai recuperato pienamente, ora sta bene e ha voglia. Corre, crea, sono contento di come sta reagendo".

Finora Mignani si è affidato a un blocco di giocatori, cambiando raramente: "Rispetto all'anno scorso sto cambiando meno, ma anche quest'anno i giocatori sono arrivati a fine mercato, c'è stato bisogno di farli mettere in pari con la condizione. Fossero arrivati prima avrebbero assimilato prima il nostro pensiero trovando più spazio. Sono veramente tutti allineati ora a livello di condizione. Questi giocatori che stanno avendo continuità stanno bene psicofisicamente, non so come andrebbe se facessi altre scelte, ma c'è gente che sta fuori che sta quasi meglio di chi va in campo".

Dopo Cheddira e Caprile, convocati dalle rispettive nazionali, è arrivata anche la pre-convocazione dall'Algeria under 23 per Mehdi Dorval: "Per noi è motivo d'orgoglio, testimonia la bontà delle scelte fatte sul mercato e inorgoglisce anche me. La crescita collettiva della squadra passa attraverso la crescita individuale. Quando un giocatore cresce è frutto del lavoro settimanale oltre che della predisposizione. Dorval? Insieme al giocatore verranno fatte delle valutazioni, per noi è importante, in questo momento non sta giocando con continuità ma ha dimostrato di essere all'altezza".

Infine, Mignani ha risposto a una domanda su Antenucci che a 38 anni è il vice-capocannoniere del torneo alle spalle del compagno di squadra Cheddira e che sembra crescere di partita in partita dal punto di vista del rendimento: "Non sono sorpreso, ora che lo conosco da un po' ho capito che uomo è, che professionista è. Sicuramente la mamma lo ha fatto bene a livello fisico, lui poi è preciso, lavora benissimo in settimana, si gestisce bene nella vita privata. Spero resti in queste condizioni più a lungo possibile".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mignani: "Bari favorito per la A? Non ascolto. Ascoli solido anche se non vive un buon momento"

BariToday è in caricamento