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Venerdì, 29 Marzo 2024
Calcio

Bari-Brescia, Mignani: "Con Clotet sfida stimolante. La classifica per ora non va guardata"

Il tecnico dei biancorossi ha parlato alla vigilia della sfida del San Nicola contro le Rondinelle, ricordando anche la scomparsa di Bruno Bolchi, grande ex allenatore del Bari che è stato anche suo tecnico

Finite le due settimane di sosta per gli impegni delle nazionali, il campionato di Serie B è pronto a riprendere. Per il Bari si profila all'orizzonte la partita in casa contro il Brescia, in programma sabato pomeriggio alle 14:00.

I lombardi occupano momentaneamente la seconda posizione in classifica, a pari punti con la capolista Reggina, mentre il Bari è quarto, appaiato con il Frosinone a 12 punti, a -3 dalla vetta. Ci sono dunque i presupposti per assistere a una bella partita al San Nicola, Michele Mignani, però, ha voluto iniziare la sua conferenza stampa da un altro argomento: "Vorrei dedicare un pensiero a mister Bolchi, un allenatore che io ho avuto per un anno (alla Lucchese, in Serie B, nel '95-'96 ndr) e che mi ha dato tantissimo. Faccio le condoglianze alla sua famiglia" ha detto ricordando "Maciste", scomparso due giorni fa.

Tornando allo scontro al vertice con i lombardi, il mister dei Galletti ha dichiarato: "Il campionato è appena iniziato, la classifica va guardata con distacco. Si affrontano due squadre partite bene, il Brescia ha vinto 5 partite sulle 6 disputate, questo è un segnale importante. Significa che c'è un lavoro dietro, la squadra sta bene sotto tutti gli aspetti. Sarà una partita aperta, dove si affronteranno due squadre spensierate che proveranno a vincere la partita".

Sulla possibilità che la sua squadra possa soffrire di vertigini: "La classifica non va guardata adesso. Credo sia giusto ragionare di partita in partita. Veniamo da una buona prestazione a Cagliari. Abbiamo avuto due settimane per lavorare, migliorare la condizione di chi era più indietro e preparare con entusiasmo questa partita che vale tre punti come le altre e che non sarà determinante. Il campionato deve entrare ancora nel vivo. La squadra sa quello che penso, il messaggio è chiaro, abbiamo bisogno di fare punti, tutte le partite sono un'occasione a prescindere dall'avversario. C'è una partita contro una squadra che rispettiamo, sta facendo un buon calcio, ha giovani di valore. Ce la giocheremo provando a vincere".

Non si sbilancia su chi ricadrà la scelta per sostituire lo squalificato Pucino: "Abbiamo soluzioni diverse. Dorval è di ruolo, Bosisio è un centrale ma può fare tranquillamente il terzino, lo fa in allenamento. Abbiamo provato anche Zuzek, credo che una di queste soluzioni sarà proposta domani".

Mignani ha parlato anche delle condizioni di Cheddira dopo gli impegni col Marocco: "È rientrato due giorni fa, ha fatto una giornata di scarico, ieri si è allenato con la squadra, oggi abbiamo la rifinitura. Secondo me sta bene, è un giovane che sprizza energia da tutti i pori, non penso ci saranno problemi. Salcedo? Sta bene, si è allenato. Ha fatto due settimane con la squadra, sta bene, è giovane e sano. Se lui e Cangiano possono coesistere? Sotto certi aspetti sono simili, ma ognuno dei due ha delle peculiarità che li differenziano, possono coesistere. Abbiamo attaccanti con caratteristiche diverse che possono giocare tutti insieme, lo abbiamo già fatto anche se per degli spezzoni di partita".

Finora i biancorossi sono andati fortissimo fuori casa ma non hanno ancora vinto in casa: "Va detto che abbiamo fatto 6 partite, 4 di queste sono state fuori, solo 2 in casa. C'è sempre voglia perché dobbiamo fare punti, perché quando giochi in casa non deve essere una pressione ma uno stimolo in più. Sarebbe bello regalare una soddisfazione ai tifosi vincendo in casa. Le partite sono tutte complicate, in casa e fuori giochiamo per vincere, è quello che abbiamo fatto finora. Sarebbe ulteriormente importante fare 3 punti domani, per la classifica e per spezzare questo tabù e dare soddisfazione".

Sul ballottaggio tra Bellomo e Botta: "Tutti e due stanno bene. Se giochiamo con un trequartista solo posso utilizzare loro due, se giochiamo con tre attaccanti più puri, sono scelte che facciamo in funzione della partita. Le partite durano 90 minuti, ci sono 5 cambi. La squadra l'ho vista bene, tutti vorrebbero giocare, mi piacerebbe dare la possibilità a tutti, quando vedo gente motivata è ha voglia di giocare è un dispiacere lasciarli fuori, però bisogna fare delle scelte. Domani vedremo chi far giocare".

Il tecnico biancorosso si è detto stimolato dalla sfida con il collega Pep Clotet: "È un allenatore che mi incuriosisce, lo apprezzo l'ho seguito negli anni passati. Ci sono similitudini con noi, il Brescia è una squadra giovane che ha entusiasmo e se la gioca. Sarà una gara difficile per noi e spero anche per loro".

A detta di qualcuno Bari e Brescia sono due squadre con diversi punti in comune: "Bari e Brescia si assomigliano, non sono due squadre pronosticate per stare in alto in classifica, in questo momento sono sorprese, ma sono pasaste solo sei giornate, serve tempo per capire se rimarranno sorprese o diventeranno certezze. Ci vedo similiutudini simili perché giocano a quattro dietro e spesso con tre centrocampisti e con tre attaccanti, a volte con un trequarti e due punte, a volte con una punta e due trequarti, entrambe sono squadre che provano a giocare".

Nelle ultime due partite la porta è rimasta inviolata, si è trattato però di due trasferte, mentre in casa finora si è sofferto di più: "Dobbiamo crescere ogni partita. Le partite sono lunghe, durano più di 90 minuti. Bisogna entrare in campo utilizzando l'intelligenza, capire i momenti della partita. In certi momenti serve pazienza, non bisogna prendere ripartenze. Contro il Palermo già nel primo tempo abbiamo preso due o tre ripartenze. Nelle ultime partite in trasferta siamo stati più equilibrati, abbiamo concesso meno, a Cagliari abbiamo creato meno delle altre partite. Dobbiamo riuscire ad essere pericolosi, capire quando il momento  di difendersi, togliere spazio all'avversario. Se non riesci ad essere aggressivo devi essere compatto e concedere poco. Le partite sono lunghe, la squadra deve diventare matura, c'è tempo per far gol, ma se lo prendi è difficile rifarlo".

Tenendo conto del fatto che gli avversari studiano il suo modo di giocare, a Mignani è stato chiesto quanto ancora possa migliorare il Bari: "Se si esclude il Palermo, che era nel nostro girone in Serie C, tutte le squadre di questo campionato non giocavano con noi, e quindi non ci conoscevano. Man mano che il campionato va avanti, gli avversari ti studiano, cercano di trovare delle misure per fermarti. Certamente è una dinamica che a lungo andare può togliere qualcosa rispetto alle prime giornate, ma non succede solo a noi. Con tutta la varietà che abbiamo nei giocatori offensivi, potenzialmente potremo sempre contare su un effetto sorpresa. Bisogna essere equilibrati e capire i momenti della partita".

L'allenatore, infine, ha fatto il punto su come procede l'adattamento degli ultimi arrivati: "Credo che questa settimana di sosta abbia permesso a tutti di avvicinarsi molto alla condizione finale sotto l'aspetto fisico e tattico. Zuzek è con noi da un po', rimane per me un centrale. Scheidler sta crescendo, è in gamba, si è applicato tantissimo in allenamento per capire le mie richieste, affiatarsi coi compagni. Salcedo ha avuto più facilità perché gioca in questi campionati già da qualche anno".

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