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Bari, Mignani: "Con la Turris ho visto lo spirito giusto, ora riprendiamo a fare punti in casa"

L'allenatore dei biancorossi ha parlato alla vigilia della partita casalinga contro il Campobasso, primo dei due impegni al San Nicola che attendono i suoi, in programma sabato 19 febbraio alle 17:30

Michele Mignani, tecnico del Bari capolista del Girone C di Serie C, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida casalinga contro il Campobasso che vedrà i suoi ragazzi scendere in campo al San Nicola, sabato pomeriggio alle 17:30.

"I punti valgono sia in casa, sia in trasferta - ha detto riferendosi alla gara vinta in trasferta con la Turris, e in vista del prossimo impegno -. Dobbiamo pensare alla partita di domani, non è semplice. Da fuori sembra meno complicato di ciò che si vive dall'interno. Affrontiamo una squadra che sta bene e ha dei valori per cui ha raccolto meno di quello che vale. Hanno qualità, anche nel reparto offensivo. Nelle ultime trasferte abbiamo fatto molto bene a livello di risultati, meno in casa. Abbiamo costruito tanto tra le mura amiche e il nostro stadio, vorrei riprendere a fare punti pesanti già da domani. Mi piacerebbe che ci seguisse il nostro popolo e la nostra gente per avere un aiuto in più".

Sul rientro di Botta, tornato in gruppo: "Per questo problema al ginocchio è stato fermo ma ora sta bene. Ha avuto una piccola complicanza al di fuori del ginocchio che ne ha rallentato l'ingresso in squadra ma per me è convocato e nel caso è pronto anche per fare qualche minuto. Domani è con noi".

Il mister ha fatto il punto sulle condizioni psico-fisiche della squadra in vista dello sprint: "Il Bari nell'ultima partita ha mostrato lo spirito giusto, e questa è la base, ciò che ci deve contraddistinguere. Vincere i duelli individuali, avere voglia di prevalere sulla squadra avversaria. A Torre del Greco l'ho visto in una partita complicata, se lo trasportiamo come abbiamo fatto tante volte stiamo bene. I campionati di Serie C si risolvono nella parte finale, difficilmente avviene il contrario. Se siamo in queste condizioni oggi vuol dire che qualcosa abbiamo fatto. Per noi un pubnto di forza, qualcosa che ci fa capire che se siamo squadra e abbiamo l'atteggiamento giusto stiamo bene e diventa dura anche per gli altri".

Nelle ultime partite si è registrato un apporto minore dai cambi durante la partita: "Ci sono partite e partite. Se si intende spaccare la partita, entrare e fare gol, non può succedere sempre. Nell'ultima partita, però, chi è entrato ha dato un grande contributo. Se penso a come sono entrati Celiento, Misuraca, D'Errico, Simeri... hanno dato il contributo, fatto quello che dovevano fare in quel momento, poi chiudere la partita è un altro discorso, dovevamo gestire meglio le ripartenze. Quando si gioca contro di noi difficilmente sbagliano una ripartenza, a noi invece capita il contrario. Può essere capitato che in alcuni frangenti chi è entrato non abbia dato quanto ci si aspettasse ma nell'ultima tutti hanno dato il contributo richiesto".

Defezioni a centrocampo: "Maiello non dovrebbe esserci. Misuraca lo abbiamo voluto, conosciamo il suo valore. L'unico pensiero che posso avere su di lui come su Galano, su Maiello no perché non aveva problemi fisici, è che sono ragazzi che non giocavano. Non so se hanno più di un'ora di gioco nelle gambe ma in mezzo al campo ci mancheranno appunto Maiello e Bianco squalificato. Sia Maita che Misuraca possono fare i play, Mallamo ha dimostrato di essere in grado di giocare in più ruoli. Nonostante il dispiacere di avere delle assenze qualche soluzione la troveremo. Terranova? Nell'ultimo periodo aveva giocato sempre anche lui mi aveva dato la disponibilità perché non si tira indietro ma abbiamo deciso di comune accordo di farlo rifiatare almeno per una partita. Galano? A volte ci fasciamo la testa pensando che chi non gioca non abbia il ritmo partita. Sono ragazzi giovani, lui ha avuto un piccolo intoppo che ne ha rallentato l'ingresso in squadra ma negli ultimi due giorni l'ho visto bene, credo sia prossimo a poter cominciare una partita dal 1'. Paponi? Anche lui ha avuto qualche problema che non gli ha dato continuità negli allenamenti ma è a disposizione".

Riguardo i terzini che potrebbero scendere in campo: "Valutiamo, sono tutti i giocatori affidabilissimi che abbiamo alternato spesso per cui cerchiamo di capire. Si rigioca martedì e poi ancora, c'è bisogno di tutti, i ragazzi lo sanno e gliel'ho dimostrato".

Sul vantaggio accumulato sul secondo posto, simile a quello del Südtirol nel Girone A: "Non guardo agli altri gironi ma solo al nostro. Se ci siamo costruiti questa condizione vuol dire che abbiamo fatto qualcosa. Ancora niente, ma in questo momento dobbiamo spingere ancora di più e confermare quanto abbiamo fatto fino ad oggi".

In merito all'ipotesi di praticare turnover col Picerno: "Devo pensare a domani. Prima della Turris come avrei potuto immaginare che Bianco sarebbe stato ammonito e che Maiello non avrebbe recuperato? Non lo posso sapere, oggi ragiono su domani, domani sera ragionerò su Picerno. Non è per fare pre-tattica, penso al Campobasso e dobbiamo dare il 150 % per fare risultato".

Sulla reazione di Andrea D'Errico dopo la partita di Monopoli: "Devo dire che a Torre del Greco ha dato una grande risposta, mi è piaciuto come è entrato, ha corso e rincorso tutti quelli che gli passavano accanto. Non ho nulla contro di lui, anzi mi è anche simpatico. Ogni tanto si perde, va sovrappensiero, poi torna dentro il gruppo con veemenza. Forse l'ho punzecchiato troppo poco (ride ndr). È un ragazzo a cui il gruppo vuole bene, ogni tanto prende una curva sbagliata e bisogna raddrizzarlo ma fino ad oggi ha fatto un buon campionato e credo che possa fare ancora di più. Fare l'allenatore non è semplice come si possa pensare. L'allenatore deve pensare ai calci d'angolo a favore e contro, alla difesa a tre, alla difesa a quattro, alla linea, e anche a motivare i giocatori che giocano di meno, che giocano di più, tenere vivi tutti e renderli partecipi. Siamo stati tutti ragazzi, ogni tanto qualche errore si commette, non è che si può sempre pensare che nessuno sbagli mai. L'importante è che ci sia rispetto del gruppo, dei compagni, dell'allenatore e della società. La nostra è una società che ci paga a prescindere da quanto giochiamo, è un insieme di cose che vanno gestite. Da fuori sembra facile, da dentro è più complicato ma è il bello di questo mestiere".

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